Per 14 studenti universitari provenienti da tutta Italia si è conclusa lo scorso sabato la prima edizione della Summer school organizzata nella Riserva Naturale della Val di Mello. Organizzata su due turni, dal 17 al 22 luglio e dal 24 al 29 luglio la summer school è parte del progetto “Partecip_Azioni in Val di Mello”, sviluppato dal Parco Nord Milano, dal Comune di Val Masino, con la nostra collaborazione e il contributo di Fondazione Cariplo.
Grazie anche al patrocinio di Societas Herpetologica Italica, l’iniziativa è stata promossa su tutto il territorio nazionale ed ha raccolto l’adesione di 14 studenti e studentesse provenienti da diverse università italiane: dalle facoltà naturalistiche e ambientali dell’Università Statale di Milano e Bicocca, Università dell’Insubria, Università di Genova, Università di Pisa ed Università La Sapienza di Roma.
Durante le due settimane di campus residenziale, i partecipanti si sono dedicati alla ricerca ed al monitoraggio di due specie alpine: il bellissimo e raro coleottero cerambice del faggio Rosalia alpina e la lucertola vivipara Zootoca vivipara.
Ecco alcune testimonianze:
Il programma ha previsto alcuni momenti teorici introduttivi, la mappatura preliminare dell’area in esame e l’analisi delle sue caratteristiche ambientali, la ricerca di segni di presenza delle specie target e la creazione di un data base naturalistico della Riserva.
Guidati dai naturalisti e dagli educatori ambientali di cooperativa Koinè, gli studenti e le studentesse si sono mossi, tra praterie alpine, boschi di conifere e latifoglie, nelle valli Cameraccio, Zocca e del Ferro, raccogliendo dati qualitativi e quantitativi, non solo sulle due specie target, ma in generale sulla flora e la fauna presente.
Parte dell’attività è stata dedicata anche alla divulgazione dell’esperienza e dei risultati dei monitoraggi: il sabato mattina, infatti, una volta scesi a San Martino, i partecipanti hanno presenziato allo stand della Riserva per coinvolgere i turisti e gli escursionisti nel racconto dell’attività svolta.
Non è mancato anche il carattere aggregativo e conviviale dell’esperienza, grazie al pernottamento in autogestione presso la Casera dell’Alpe Pioda, messa a disposizione da ERSAF. Oltre alla passione per la natura, i ragazzi e le ragazze hanno potuto così condividere il tempo libero delle serate, oltre che i momenti dedicati alla cucina, alla pulizia ed alla sistemazione degli spazi.
