In questi giorni sono iniziati gli ambientamenti dei nuovi bambini e delle loro famiglie nei nostri nidi dell’infanzia, un momento importante di cura. Abbiamo chiesto alle famiglie di fermarsi al nido per tre giorni consecutivi, trascorrendo l’intera giornata con noi: ogni momento, dallo spuntino della mattina alla merenda.
Un grande impegno in termini di tempo ma anche un impegno emotivo importante. Abbiamo fatto questa scelta con la consapevolezza che è il tempo che trascorriamo insieme a permettere a tutti gli attori in gioco (bambini, adulti significativi ed educatori) di iniziare a conoscersi, a costruire legami e relazioni.
Un tempo prezioso per i genitori per vedere cosa accade durante una normale giornata di nido, per osservare le diverse modalità di relazione che vengono messe in atto con i bambini presenti e immaginarsi il proprio bambino in relazione con l’ambiente, i bambini presenti al nido e l’educatrice che si prenderà cura di lui. Se c’è qualcosa che non lo convince, come per esempio il materiale messo a disposizione, potrà confrontarsi e capire le scelte pedagogiche che stanno dietro alle nostre azioni.
Un tempo prezioso per i bambini, che avranno l’occasione di esplorare e conoscere nuovi luoghi, nuovi materiali e nuove persone, consapevoli (i più grandi) che saranno luoghi da abitare poi senza la presenza del proprio adulto di riferimento. Quante emozioni, ma anche quale sfida! Saranno impegnati a viversi e scoprirsi competenti, all’interno di una relazione di cura e rispetto. Sarà l’inizio di una nuova esperienza vissuta accanto al proprio adulto di riferimento che lo accompagnerà in questo “debutto” in società.
È un tempo che può essere carico di gioia, ma anche di ansie e preoccupazioni. Sia per le educatrici (il rischio di sentirsi giudicate sarà dietro l’angolo), sia per le famiglie che condivideranno con altri adulti il proprio stile genitoriale, le proprie scelte.
Ecco cosa ci ha detto Cristina, mamma di L. (15 mesi):
“Poter trascorrere l’intera giornata al nido con il mio bambino mi ha rasserenata tantissimo! E’ stato rassicurante… quando sarò al lavoro guarderò l’ora e potrò immaginarmi quello che il mio bambino starà facendo proprio in quel momento, perché l’ho vissuto insieme a lui”