La differenza c’è, ma che differenza fa?

A Novate Milanese ci sono occasioni di avvicinamento tra la realtà della disabilità e il mondo dei bambini, grazie al progetto “La Differenza c’è, ma che differenza fa?” attivo dal 2011, nato da un’idea di Duepuntiacapo Coop. Sociale Onlus. Il progetto prevede l’incontro di nidi e centri per persone con disabilità con l’obiettivo di sperimentare la differenza come portatrice di valore, ricchezza e unicità. Partendo dalla collaborazione con un unico nido e un unico Comune, il progetto coinvolge oggi 8 Comuni, 9 nidi, 9 Servizi Diurni per persone adulte con disabilità, 4 enti del Terzo Settore e quasi 200 bambini.
Da febbraio 2025, anche i nidi d’infanzia comunali di Novate Milanese, che gestiamo, Prato Fiorito e Il Trenino, partecipano a questa iniziativa insieme al Centro Diurno Disabili  e al Centro Socio Educativo Il Ponte, del territorio comunale.

Una volta a settimana, le persone con disabilità, accompagnate dai loro educatori, vengono accolte nei servizi per vivere insieme la quotidianità della vita al nido.
A partire, da quelle che sono le personalità, gli interessi e le competenze di bambini e adulti, le educatrici dei nidi e quelle dei centri svolgono e hanno svolto, un costante lavoro di co-progettazione al fine di creare occasioni di incontro e relazione in grado di poter generare ricchezza e valore sociale.
Il nido è ed è stato, un luogo privilegiato di incontro. I bambini piccoli, per loro natura, sono in grado di creare connessioni corporee, fatte di sguardi e gesti e non si limitano solo all’utilizzo del linguaggio verbale come veicolo di relazione. Questa realtà diventa, perciò, un’opportunità poiché permette l’incontro in un modo altro, in modo unico e speciale.

“La relazione che si è instaurata è ricca di emozioni e osservazioni interessanti. Gli utenti del CSE hanno avuto un impatto positivo nei confronti della struttura del nido, dei bambini e delle educatrici e hanno potuto sperimentare gli spazi destrutturati, guidati dai bambini. Nella fase iniziale hanno avvertito agitazione per il nuovo percorso, per l’incontro con i bambini e le nuove relazioni che si potevano instaurare.” Martina, educatrice de Il Ponte

Le persone con disabilità hanno avuto modo, inoltre, di vivere il loro essere adulte prendendosi cura dei bambini. Insieme alle educatrici, si sono adoperate nell’organizzazione e creazione di proposte di gioco, hanno supportato il personale durante il momento della merenda e hanno giocato insieme ai bambini accompagnandoli nella scoperta di materiali e relazioni.

 “All’inizio di questa esperienza ero spaventata, perché pensavo che avendo difficoltà i bambini si sarebbero spaventati e allontanati da me, ma pian piano, sia io che loro abbiamo imparato a conoscerci e loro hanno fatto in modo che nonostante la mia difficoltà potessero continuare a giocare con chi è diverso. Nel momento finale porto sempre un libro che scelgo io e per loro è una sorpresa, sono tutti curiosi e quindi mi vengono tutti vicino.” Claudia, utente C.D.D. Novate M.se


Grazie a queste occasioni i bambini, allo stesso tempo, hanno sperimentato la diversità studiando gli adulti e approfondendo differenti modalità di gioco, interazione e comunicazione. Un incontro dopo l’altro bambine e bambini si sono aperti e relazionati sempre più con i loro ospiti, il timore di non conoscersi ha lasciato posto alla curiosità e al piacere dello stare insieme.

“I bambini si sono mostrati entusiasti sin da subito e hanno reagito all’incontro con l’altro ognuno secondo la propria individualità: alcuni si sono relazionati con la spontaneità e la naturalezza che li contraddistingue mentre altri hanno preferito fermarsi ad osservare.”   Monia, educatrice Nido d’Infanzia Il Trenino

“È stato sorprendente vedere come le connessioni e le interazioni si siano evolute dal primo all’ultimo incontro svolto. Alcuni bambini sono entrati subito in relazione con Cristian e Claudia, altri hanno preferito osservare. Ognuno ha seguito il proprio tempo. È stato bello ed emozionante vedere come, ad oggi, si sia creata una vera e propria relazione tra Cristian, Claudia e i bambini fatta di sguardi, gesti delicati e parole gentili. Anche per noi educatrici questi incontri sono stati profondamenti arricchenti ed entusiasmanti.” Ingrid, educatrice Nido d’Infanzia Prato Fiorito.

Grazie anche a questo progetto bambine, bambini e persone con disabilità diventano sempre più soggetti attivi nella vita del territorio comunale: lo abitano, lo contaminano e lo arricchiscono. Diventano attori di cittadinanza attiva, di inclusione e di ricchezza sociale in grado di migliorare, se ascoltati, le condizioni di vita di tutta la comunità.

Koinè, Cooperativa Sociale Onlus

Duepuntiacapo, Cooperativa Sociale Onlus

Anfass Onlus, sezione Novate e Bollate

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Con Centro polispecialistico per il benessere della persona Astrolabio e l’associazione GENITORIeSCUOLA della scuola Primaria Don Milani di Novate Milanese, abbiamo organizzato alcune serate
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