Sul territorio sono sempre di più e sempre più giovani gli adolescenti in condizioni di fragilità che avrebbero bisogno di un sostegno educativo e psicologico strutturato, continuativo, diffuso e radicato. Questo si deve accompagnare a una co-progettazione che sia insieme sanitaria, sociale ed educativa e che metta in rete il Terzo Settore, il Sistema Sanitario Regionale e la Pubblica Amministrazione perché il benessere degli adolescenti deve essere interesse di tutta la comunità: questo è il messaggio lanciato durante la tavola rotonda dal titolo “Il benessere degli adolescenti: quali futuri possibili” che si è svolta venerdì 8 marzo a Senago a Villa Sioli nell’ambito del progetto ’Team Titan’s – Essere Forti Insieme’ finanziato da Fondazione Cariplo (nell’ambito del bando ATTENTA-MENTE) con capofila Koinè cooperativa sociale e i partner Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme, Comuni di Novate Milanese e di Paderno Dugnano, ASST Rhodense, Consorzio SIR Solidarietà In Rete, ABPSI cooperativa sociale, Spazio Giovani impresa sociale.
La tavola rotonda si è aperta con i saluti della Sindaca di Senago Magda Beretta e poi con il contributo di Katarina Wahlberg di Fondazione Cariplo che ha riassunto i primi esiti qualitativi e quantitativi dei 57 progetti attivi o di prossima attivazione che prevedono di coinvolgere 65.000 minori e 30.000 adulti beneficiari, grazie alle azioni degli oltre 750 attori coinvolti, tra pubblico e terzo settore, e ai 14 milioni di euro di risorse messi in campo, di cui 9,2 milioni come contributo di Fondazione Cariplo.
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Per sottolineare l’emergenza in corso Federico Raviglione direttore UOC di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Rhodense, partner di progetto ’Team Titan’s – Essere Forti Insieme’ ha raccontato come le patologie psichiatriche, neurologiche e l’abuso di sostanze rappresentano, oggi, il 13% del global burden of disease ovvero l’indice che misura lo stato di salute dell’intera popolazione. In Lombardia i dati di accesso ai Pronto Soccorso Regionali per disturbi psichiatrici acuti nei minorenni hanno fatto registrare, negli ultimi 3 anni, un aumento significativo di situazioni gravi e complesse. Ha sottolineato come una politica di sanità pubblica non può non tener conto di tali dati che diventano ancora più significativi se consideriamo che il 20-40% dei ragazzi e degli adolescenti presenta elevati livelli di sofferenza psichica, ma solo meno della metà di questi soggetti giunge all’attenzione dei servizi di neuropsichiatria infantile.
La parola è passata poi ai progetti che tentano di trovare risposte per creare condizioni di benessere per adolescenti e genitori. Elena Annini per il progetto ’Team Titan’s’ in corso nel garbagnatese, che ha coinvolto fino ad ora 80 ragazzi e 40 genitori, ha sottolineato la fragilità crescente di genitori e adolescenti e la difficoltà di reperire adeguati educatori per intervenire sul territorio nei tanti interventi che sarebbero necessari. Le sfide per il futuro sono le risorse da trovare per una figura che faccia da ponte tra educatori del terzo settore e le istituzioni sanitarie, le risorse per rendere strutturali gli interventi e per garantire le occasioni di scambio tra i vari servizi presenti.
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A seguire Serena Ferulli e Emanuela Crivellaro per il progetto ‘SOStegno km 0’ in corso presso l’ASST Sette Laghi e in particolare la Neuropsichiatria dell’ospedale di Varese, hanno sottolineato come l’equipe di pronto soccorso dedicata, nata grazie al progetto che ha fin’ora intercettato circa 200 ragazzi, sta funzionando e il loro auspicio è che ci possa essere la possibilità di ulteriori fondi per proseguire e contenere l’emergenza.
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Matilde Zanni e Rachele Dalla Savina, per il progetto in corso a Verbania ‘Lungo i bordi’ che ha coinvolto 80 adolescenti, hanno sottolineato l’importanza del protagonismo giovanile, per renderli direttamente partecipi e protagonisti in modo che diventino essi stessi creatori e progettisti degli interventi che li riguardano.
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In chiusura Elena Meroni Direttore dell’Azienda speciale consortile Comuni Insieme per lo sviluppo sociale ha dichiarato “Occuparsi del benessere dei ragazzi e degli adolescenti è una priorità inderogabile ed è indispensabile per tutti i soggetti interessati, scuole, servizi sociali e strutture sanitarie lavorare in sinergia”.
Valentina Ghetti responsabile dell’Ufficio di Piano del garbagnatese ha poi fatto il punto sulla programmazione zonale e sulle piste di lavoro anche per far fronte a questa vera e propria emergenza “Sperimentazioni progettuali come quella di Team Titan’s rappresentano importanti occasioni per mettere a terra ipotesi e strategie di intervento coordinate rispetto a temi di grande emergenza e orientano la programmazione futura”.
Simona Chiesa, che ha moderato i lavori, riassume il senso della mattinata ricordando che ha tracciato piste di lavoro affinchè le sperimentazioni, rese possibili dal Bando di Cariplo, non restino ‘meteore’.
Occorre che gli apprendimenti della mattinata diventino oggetti di lavoro concreto, con risposte innovative sorrette da un impianto di welfare con una forte regia da parte della programmazione del Piano di Zona. Occorrono strumenti concreti gestiti da una rete che tenga dentro Terzo Settore, Enti Pubblici, Sistema Sanitario Regionale trasformando le azioni in progettualità collettive.