Nei nidi dell’infanzia che gestiamo per conto dei Comuni o di aziende private utilizziamo il più possibile materiali naturali, consapevoli che le parole chiave che guidano la nostra progettazione pedagogica dei servizi sono la consapevolezza emotiva, la cura nei gesti e negli sguardi, la connessione con l’ambiente naturale che ci circonda.
Tutti i bambini sono potenzialmente creativi e desiderosi di conoscere il mondo e di esplorarlo, a partire dalla realtà a loro più vicina. Di grande importanza allora diventano gli oggetti che vengono proposti al bambino, con i quali egli conosce e si conosce. Per aprirsi al mondo ogni bambino afferra, tocca, sente gli oggetti con il suo corpo e si avvia un lungo processo in cui il fuori arriva dentro e il dentro si esprime fuori, trasformato!
IL BAMBINO TRASFORMA OGNI OGGETTO CHE PASSA DALLE SUE MANI: DA AD ESSO SIGNIFICATI E SENSI NUOVI, DANDO VITA A PROCESSI DI APPRENDIMENTO E DI CRESCITA
“Il gioco è il lavoro del bambino” (Maria Montessori)
Materiali
QUALI MATERIALI “DI GIOCO” RISPONDONO MEGLIO?
Pigne, tronchi, pezzi di legno, sassi, conchiglie, tappi di sughero, bucce di arancia essiccata, noci di cocco, ma anche coni di cartone, catenelle, bobine, corde, tubi di gomma, rotoli di carta igienica, elementi di metallo, stoffa, sacchi di iuta, mollette, materiale di scarto industriale…
Sono materiali semplici ma ricchi di potenzialità!
COSA OFFRONO AL BAMBINO?
- Gli consentono di allenare la fantasia, l’immaginazione, la flessibilità
- Gli offrono libertà di scelta e di esperienza
- Gli permettono di “metterci del suo”, di esprimere anche il suo mondo interiore
- Lo stimolano a fermarsi per guardare
- Sollecitano l’utilizzo di strategie sempre nuove e diverse
- Regalano (anche all’adulto che osserva) meraviglia e stupore
- Abituano al cambiamento, alla trasformazione
- Favoriscono domande generative
- Stimolano il linguaggio
- Non esiste un modo giusto o sbagliato di usarli
- Non ha importanza il “risultato finale”, ma l’esperienza che il bambino compie
E così da pezzi non finiti e frammentati, nascono domande (cosa posso fare con questo oggetto?), ma anche risposte sempre in movimento, in trasformazione, perché così sono i bambini e ogni oggetto si presta ad essere unito, infilato, spostato, impilato, agganciato, rotolato, incastrato, trasformato ogni volta che si vuole e per rispondere ai bisogni di quel momento
QUANTE OPERAZIONI COMPIE MENTRE GIOCA?
- Esercita la concentrazione
- Dà voce alla sua creatività e fantasia
- Sogna e immagina…
- Lavora sulla manipolazione, sui concetti di dentro e fuori, sull’equilibrio (altezze, lunghezze, profondità), sulla bellezza
- Sollecita la soluzione dei problemi
L’utilizzo di questo materiale, apparentemente sregolato, veicola diversi processi importanti in riferimento allo sviluppo perché permette al bambino di raccontarsi, di parlare di sé, di dare voce al suo interno, in un continuo passaggio dentro e fuori: la relazione con il mondo esterno e la sua conoscenza, la scoperta di risorse e competenze personali, l’espressione di vissuti interni che prendono la forma di un oggetto.
Sono esperienze che hanno a che fare con la meraviglia, con lo stupore, con la cura e la bellezza di esperienze vissute a partire da “piccole cose”
E L’ADULTO COSA FA?
Davanti a questa complessità l’adulto fa: “NULLA”…SE NON…osservare attentamente e offrire uno spazio curato, ricco di materiali diversi e sempre nuovi.
E, di fronte a tanta bellezza, vive lo stupore di chi semplicemente osserva le esperienze incantevoli che compiono i bambini, quando hanno la libertà di diventare grandi
Vediamo un esempio di allestimento del nido comunale di Cassina de’ Pecchi:
Allestimento nido Koinè
Angolo lettura grandi: i libri sono disposti ad altezza facilmente raggiungibile dai bambini e presentati con la copertina, in modo che i bambini possano riconoscerli dalle figure
Benvenuti a Cassina: è la lavagna che abbiamo appeso in ingresso, sulla quale abbiamo scritto “benvenuti” in tutte le lingue che quest’anno sono “rappresentate” al nido
Pannello sensoriale dei piccoli: accostato al ponticello, utilissimo per catturare l’attenzione dei bambini che percorrono il ponte in piedi o a gattoni.
Sala pittura: allestita appositamente per proporre ai bambini l’esperienza della pittura in VERTICALE, quindi i tavolini sono solo appoggio per i colori e gli strumenti (pennelli, spugne ecc). I pannelli a muro sono l’area di lavoro, non ci sono seggioline perché i bimbi devono poter fare movimenti ampi stando in piedi davanti ai pannelli.
Tappeto accoglienza medi