Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi CCRR, una proposta per le scuole

Proponiamo alle scuole la possibilità di realizzare un Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, come illustrato nel CATALOGO SCUOLE.

Consiglierei a tutti di intraprendere quest’avventura fatta di incontri, di chiacchierate, di scoperte che ha regalato e, tutt’ora regala ad altri ragazzi, tantissime emozioni” ha detto Marta, 17 anni.

Abbiamo potuto sperimentare quanto i ragazzi abbiano bisogno di sentirsi protagonisti cercando di proporsi al mondo dei grandi con le loro istanze da giovani cittadini e studenti. Collaborare con i propri compagni di classe e con l’intera popolazione scolastica, dalla quinta elementare fino alle scuole medie, significa prendere parte attivamente alla vita sociale, partecipare. E’ un percorso fatto di partecipazione allargata, resa concreta collaborando, proponendo, facendo sintesi collettiva, condividendo, tenendo ben presente che la responsabilità di Rappresentare gli altri significa andare oltre la dimensione individuale e del proprio gruppo. La vita attiva del cittadino passa attraverso la proposta delle proprie idee ma anche attraverso l’Ascolto delle istanze collettive, delle ragioni altrui.

Il CCRR, infatti, va ben oltre l’idea di controllare l’operato degli adulti. Nel corso di questi anni abbiamo sperimentato che la formula del controllo è stata ampiamente superata da quella della Condivisione, del mettere in comune, del rendere concreti i progetti, per trovare realmente negli spazi, fisici e culturali, del proprio territorio una parte del mondo giovanile, scolastico e sociale legato alla propria età. Confrontarsi con le istituzioni vivendole da vicino significa conoscere le istituzioni del proprio territorio in primo luogo, capirne i tempi e i metodi operativi evitando di cadere in facili giudizi o pregiudizi.

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Gli obiettivi del percorso sono la partecipazione della popolazione studentesca a tutte le fasi del progetto, dalla preparazione dei programmi alla condivisione con gli altri studenti alla collaborazione con il Consiglio Comunale degli adulti, Rappresentare con responsabilità il mondo giovanile attraverso la valorizzazione della dimensione collettiva, del confronto, della sintesi di gruppo, ma anche mantenendo un atteggiamento responsabile nei confronti della collettività e del mondo istituzionale, per esempio attraverso un uso responsabile degli strumenti tecnologici, Divulgare le fasi di collaborazione con il mondo istituzionale degli adulti coinvolgendo continuamente il mondo giovanile, Conoscere il mondo delle istituzioni comprendendo il senso di ogni organo e servizio rivolto alla collettività, Costruire strategie comunicative volte non solo alla promozione ma anche alla formazione e all’informazione, cercando di divenire una risorsa per l’intera comunità territoriale.

Abbiamo raccolto alcune voci di adolescenti che hanno partecipato a Cornaredo al Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi negli scorsi anni:

VIOLA 16 ANNI

Per me far parte dei CCRR è stata un’esperienza unica, mi ha aiutato a capire che anche i piccoli gesti possono aiutare gli altri e che è importante lavorare per cercare di costruire una comunità giusta e sana.

Il gruppo è stato a lungo come una seconda famiglia dove sapevo sempre che c’era qualcuno pronto a supportarmi e ascoltarmi.

Abbiamo lottato tanto per la giustizia e la legalità in modo sempre creativo ed innovativo

 

ANTONIO TERZA MEDIA

Per me il CCRR è un’opportunità che permette a noi giovani, di provare il lavoro svolto dai consiglieri comunali o meglio ancora dal sindaco al fine di condividere e migliorare la nostra comunità. Purtroppo, la prima volta che sono stato eletto, nel 2019-2020, a causa del Covid non abbiamo potuto fare nulla perché costretti a stare chiusi in casa.

Per questo motivo quest’anno ho deciso di ricandidarmi con la speranza di riuscire a dare del mio meglio in questo progetto. Noi siamo i giovani di oggi ma gli adulti del domani e quindi è il caso di mettersi subito in gioco.

 

GIORGIA 16 ANNI

Far parte del CCRR è stata un’esperienza più che unica, a parte le amicizie ed i legami che si formano tra i ragazzi si crea un’ambiente piacevole, nel quale nonostante la nostra giovane età si riescono a trattare argomenti seri.

Io, nonostante sia una persona alle volte molto timida, non ho avuto problemi ad adattarmi con le belle persone che mi circondavano.

Questa esperienza oltre che a formare fa divertire molto, quindi lo auguro a tutti!

 

SIMONE 16 ANNI

Far parte del CCRR è stato molto significativo per me. Ho vissuto una trasformazione personale, passando da una persona timida a qualcuno sicuro di sé. Ho avuto l’opportunità di incontrare persone con cui posso condividere e parlare liberamente. Grazie al CCRR, ho acquisito conoscenze su varie tematiche che non conoscevo. Sono davvero grato perché grazie anche al CCRR sono come sono.

MATTIA 17 ANNI

Per me far parte del CCRR ha significato rispetto verso gli altri sin da subito, divertimento e spirito di condivisione anche durante i momenti più impegnativi prima degli spettacoli. questo percorso è stato molto importante anche per la mia crescita personale perché, essendo dentro questo progetto da 6 anni, sono riuscito a confrontarmi con molte persone che nel corso di questo tempo hanno frequentato il centro. anche l’esperienza con voi educatori è stata fondamentale perché mi siete stati sempre vicini e tutt’ora manteniamo un rapporto unito anche se io qualche volta non vengo più. in conclusione, quest’esperienza ha segnato un piccolo tratto della mia vita in modo assolutamente positivo e credo che sia stato un progetto molto ambizioso sia per i ragazzi che lo hanno frequentano nel corso di questi anni e sia per gli educatori che, credo, siano riusciti ad ottenere qualche soddisfazione con noi ragazzi.

MARTA 17 ANNI

Far parte del CCRR è stato un viaggio partito ormai 6 anni fa che mi ha fatto scoprire un mondo, quello della mafia, che raramente viene affrontato. Se uno degli slogan principali della lotta alla criminalità è “non rimanere indifferente” noi del CCRR, insieme ai nostri educatori, non lo siamo stati. Abbiamo cercato di portare agli occhi di tutti questo grave problema che sta colpendo da diversi decenni lo Stato Italiano per tentare di far capire ai cittadini che non bisogna sottomettersi alle azioni della mafia. Abbiamo conosciuto diversi persone che hanno combattuto la mafia o in prima persona o che l’hanno conosciuta per eventi spiacevoli accaduti a loro famigliari, come per esempio Salvatore Borsellino. Questo viaggio non si è fermato solo a raccontare che cos’è la mafia ma ci ha fatto capire come poterla combattere.
(malgrado il mio percorso si sia concluso non nei migliori dei modi) Consiglierei a tutti di intraprendere quest’avventura fatta di incontri, di chiacchierate, di scoperte che ha regalato e, tutt’ora regala ad altri ragazzi, tantissime emozioni.

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