In questi ultimi anni si è molto discusso di cambiamenti climatici e delle conseguenze che già ora si stanno misurando nella vita dei cittadini, dell’ambiente, dell’agricoltura a causa ad esempio dell’aumento dei picchi di caldo, dei danni provocati dalle alluvioni o dalla siccità.
Anche Koinè vuole contribuire alla tutela del clima e per questo ha deciso già nel 2017 di utilizzare energia elettrica da fonti rinnovabili, passando a un fornitore di energia elettrica certificata rinnovabile, in linea con gli obiettivi internazionali che chiedono di limitare fortemente l’uso dei combustibili fossili, quali gasolio e gas, che stanno modificando il clima e provocando i cambiamenti climatici.
Nel 2019 abbiamo evitato l’emissione di 44,5 tonnellate di CO2 grazie all’utilizzo di energia pulita nei nostri uffici e in molti dei servizi che gestiamo.
Dal 2021 è ABenergie il fornitore per l’energia elettrica da fonti rinnovabili che utilizziamo per alimentare la nostra sede di Novate Milanese e gli asili nido di cui gestiamo le utenze. L’energia elettrica proviene da centrali idroelettriche sulle Alpi. Per il gas provvedono alla compensazione delle emissioni climalteranti attraverso i crediti di carbonio generati dallo sviluppo di azioni di Gestione Forestale Sostenibile in foreste italiane e di progetti di tutela ambientale certificati realizzati in PVS (Paesi in via di Sviluppo).
Queste piccole azioni seguono il percorso tracciato dalla Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite che si è tenuta a Parigi del 2015, la Cop 21, che ha segnato un passo importante di consapevolezza sul tema e ha indicato la strada a livello internazionale per chi voglia intraprendere azioni a tutela del clima sia a livello normativo che sul piano concreto, grazie ad azioni quali l’efficientamento energetico e la riduzione dei combustibili fossili.
L’Accordo sul clima raggiunto a Parigi a sua volta prosegue e rafforza quanto delineato con il protocollo di Kyoto del 1997 e propone di limitare la crescita della temperatura media globale “ben al di sotto dei 2 gradi centigradi”, entro la fine del secolo, rispetto ai livelli pre-industriali. Si tratta di un obiettivo “minimo”, dal momento che l’Accordo chiede alle parti fare tutto ciò che è possibile “per tentare di non superare gli 1,5 gradi” considerata la soglia di sicurezza per non modificare in modo pericoloso gli ecosistemi e quindi la vita delle popolazioni e della biodiversità stessa.
Sulla scia di questo accordo l’Unione Europea si era data come obiettivo al 2030 di ridurre le emissioni di gas serra del 40% rispetto al 1990, incrementare al 27 % la quota di energia da fonti pulite, migliorare l’efficienza energetica del 30%. L’Unione Europea ha recentemente portato a -55% il taglio delle emissioni di CO2 al 2030, rispetto al 1990.
L’Unione europea intende rispettare questi impegni modernizzando allo stesso tempo la propria economia e creando posti di lavoro e crescita per tutti i cittadini europei, con tre obiettivi principali: privilegiare l’efficienza energetica, conquistare la leadership a livello mondiale nelle energie rinnovabili e garantire condizioni eque ai consumatori.
La strada è dunque tracciata così come le azioni individuali e collettive per mitigare i cambiamenti climatici a cui anche Koinè contribuisce.