L’orto delle meraviglie negli asili nido

Mariangela Gualtieri, in questa poesia, ci dice della natura dell’orto, delle sue possibilità e dei suoi misteri. Voglio partire da qui per raccontare un percorso formativo sul tema ‘l’orto delle meraviglie’ di una giornata di formazione che Koinè ha deciso di proporre ai suoi educatori ambientali e di prima infanzia sull’esperienza dell’orto nei servizi educativi con i bambini più piccoli.

Si trema, per contentezza e per mistero

Dentro l’orto, si infilano le mani nella terra

Inginocchiati si adora, senza saperlo,

e l’acqua è sostanza che risveglia

cresce e ristora. Quanta luce nell’orto –

quanta notte. Ogni stella di questo emisfero

passa sull’orto.

formazione sugli ortiEmilio Bertoncini, esperto di orticoltura e atelierista, ci ha accompagnati a scoprire una possibilità e una proposta educativa già in parte conosciuta da Koinè, ma necessaria di approfondimenti e punti di vista differenti. Abbiamo condiviso con Emilio le nostre “inseperienze” come educatori con competenze e saperi differenti. E l’orto è stato il nostro mediatore, la nostra terra d’incontro, di idee e sguardi nuovi, di possibilità fino ad ora inedite.

L’orto, in un servizio come un asilo nido, è principalmente un pretesto, un’opportunità per le bambine e i bambini di essere esposti alle piante e alla natura e un’occasione per farsi carico della propria educazione.

L’intento primario non è quello di coltivare per avere un raccolto, ma è quello di vivere e di far prevalere l’importanza della relazione con i bambini attraverso un fare, una pratica pensata e proposta dall’adulto, ma in ascolto di ciò che accade ogni volta con i bambini. In questo modo avvengono processi di crescita e di apprendimenti silenziosi, che rimarranno piccole memorie impresse nei bambini.

L’amanina e terradulto educante può avere così la possibilità di leggere le azioni, le relazioni, i contesti che vivono e fanno i bambini, per avvicinare il suo sguardo a ciò che loro forse si domandano, ci raccontano, a volte solo con il corpo, con poche parole o piccoli gesti.

All’asilo nido Golgi Redaelli di Milano è nato il primo progetto chiamato “Orto delle meraviglie” che cerca di trasformare in pratica la formazione vissuta.
I bambini hanno iniziato a seminare le patate, i legumi, a toccare la terra, a zappare, a vivere il giardino del nido in modo differente. Loro ancora non sanno cosa accadrà a ciò che hanno nascosto sotto la terra, ma se ci si sofferma ad immaginare l’espressione del loro viso o i loro commenti quando farà capolino dalla terra un piccolo germoglio o un bocciolo di un fiore, si può capire la grandezza di questa esperienza, che di fatto è una delle cose più semplici che ci sia e che noi adulti tendiamo a dare per scontata.

Ma è nelle cose più semplici ed ordinarie che spesso possiamo trovare lo straordinario.
E i bambini, di solito, sono abili conoscitori di questo “segreto”.

A cura di Silvia Mozzi, Responsabile pedagogica Prima infanzia

AGGIORNAMENTO

Il progetto ‘orto delle meraviglie’ è stato premiato con il secondo posto da BAMBINI & NATURA con la motivazione “per aver coltivato insieme all’esperienza dell’orto scolastico la possibilità educativa di un incontro intergenerazionale tra anziani e bambini”.
Bambini & natura è una associazione culturale per condividere riflessioni ed esperienze sul rapporto tra uomo, e bambini in particolare, e natura.

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