Si sa, l’erba del vicino è sempre più verde. Anche quando si tratta di bigiotteria. E allora perché non scambiare collane, bracciali, anelli e monili vari che non usiamo più?
Questa l’idea che ha avuto il progetto #VAI il 14 maggio, nell’ambito della festa ‘Novate aperta, solidale e responsabile’ quando ha proposto una giornata di scambio-baratto di bigiotteria e accessori. Idea che ha avuto successo, dato il numero degli scambi (una cinquantina circa) che sono avvenuti nel giro di un solo pomeriggio e la varietà di persone che hanno scambiato: madri, ragazze, nonne, anche qualche bambina; da sole, in gruppo, accompagnate da mariti e fidanzati; vestite sportive e vestite eleganti.
Il bello del baratto è che non importa chi sei e quanto costa quel che lasci: puoi lasciare un anello e prenderti una borsa, lasciare una collana di corallo e prenderti quel paio di orecchini di plastica che piacciono alla tua bambina.
Il vero valore dello scambio sta nello scambio stesso.
Perché il baratto contribuisce a diffondere la cultura del non spreco, del riuso, di stili di vita maggiormente sostenibili. Del non dover per forza spendere soldi per avere qualcosa di bello e di “nuovo”. Non solo: eventi come questi possono stimolare l’aggregazione e il protagonismo dei cittadini.
In che modo? Facendoli riflettere sul fatto, come ci hanno detto alcune delle persone che hanno scambiato al nostro banchetto, che sarebbe bello provare a organizzare in autonomia eventi simili nei condomini e nei luoghi di lavoro.
Forza dunque, andate e organizzatevi: e se ce lo fate sapere, noi siamo contenti!