È stato un pomeriggio all’insegna della partecipazione quello di sabato 22 novembre a Vimodrone dove si è tenuta la “Camminata per la pace” che abbiamo organizzato coinvolgendo le Associazioni ASD Plesios e Laboratorio Curiel, insieme con altre associazioni del territorio e con il patrocinio del Comune di Vimodrone.
L’iniziativa fa parte delle iniziative organizzate per la settimana dedicata ai Diritti dei bambini e degli adolescenti.
L’iniziativa fa parte delle iniziative organizzate per la settimana dedicata ai Diritti dei bambini e degli adolescenti.
La camminata per la pace è stata un momento di condivisione importante, che ha permesso di ritrovarsi insieme tra educatori, genitori dei bambini che frequentano i due nidi comunali che gestiamo sul territorio, nonni, associazioni, famiglie, ragazzi e Amministrazione Comunale per mettere al centro i diritti dei bambini e delle bambine, che sono il nostro futuro. Un bellissimo e profondo esempio di “comunità che educa” e che riflette, insieme, su valori fondamentali su cui abbiamo il dovere di mantenere alta l’attenzione.
La “Camminata per la pace” è partita dal Parco della Martesana e si è conclusa in Piazza Unità d’Italia, con l’intervento di Marco Pietripaoli, presidente del Comitato Provinciale di Milano per l’UNICEF, alla presenza del Sindaco Dario Veneroni, degli assessori Marco Albertini e Rosa Beninati, e dei rappresentanti del Comitato genitori.
“Parlare del diritto alla pace permette di ricordare che tutti gli altri diritti dei bambini, come quelli all’educazione, alla salute, al gioco e alla protezione, esistono soltanto in contesti pacifici. La pace è la condizione che permette ai diritti di realizzarsi”, ha dichiarato il Sindaco Veneroni. “Sono felice che oggi abbiano partecipato tante bambine e tanti bambini, perché sono loro i promotori attivi di un cambiamento nella nostra cultura. Valori come empatia e dialogo si apprendono durante l’infanzia. Solo formando giovani cittadini responsabili possiamo sperare in un vero cambiamento: una nuova consapevolezza civica che nasca dal rifiuto della violenza quotidiana, del bullismo e di ogni forma di discriminazione, e che conduca a una società capace di affrontare i conflitti senza ricorrere alla forza.”



