E’ stato eletto Simone Gamberini come nuovo presidente di Legacoop Nazionale, in chiusura del 41° Congresso nazionale Legacoop che si è svolto a Roma il 3 e 4 marzo con il titolo “L’impresa del futuro: cooperativa, per tuttə“ a cui abbiamo partecipato.
Bolognese, 49 anni, dal 2020 Direttore generale di Coopfond, il Fondo mutualistico di Legacoop, Gamberini negli anni precedentiè stato Direttore di Legacoop Bolognae, dal 2004 al 2014,Sindaco di Casalecchio di Reno.
“Permettetemi di ringraziare Mauro Lusetti”, ha detto Gamberini rivolgendosi al presidente uscente, che termina il suo mandato dopo nove anni. “In questo tempo abbiamo costruito una metrica comune che ha avuto nella lealtà e nella condivisione i suoi tratti distintivi, anche in questi mesi di convivenza congressuale in giro per l’Italia. Siamo come due direttori che si scambiano la bacchetta di una meravigliosa orchestra“, è la calzante metafora usata da Gamberini per coronare il passaggio di consegne all’Auditorium Parco della Musica di Roma, che ha ospitato i lavori.
“Congratulazioni Simone, passo il testimone a un Cooperatore con la C maiuscola”, ha replicato Lusetti, “uomo d’esperienza e grande visione, che darà slancio alla nostra Associazione. Chiudo il mio mandato soddisfatto, orgoglioso, commosso. Arrivederci a tutti!”. “Dopo 10 anni, posso dire di aver contato su un capitale di persone passionali e competenti, che mi hanno sostenuto rendendo quest’esperienza ricchissima. Sono orgoglioso di aver diretto una prestigiosa organizzazione come Legacoop, aveva detto invece ieri nel suo discorso di fine mandato, a tratti commosso, che ha dato il via alla prima giornata congressuale. Un appuntamento, aveva detto Lusetti, che “si inserisce in una fase di cambiamenti sociali enormi, in cui abbiamo la responsabilità di promuovere un modello di crescita sostenibile che si contrapponga a quello del mercato puro”.
Nel suo intervento di Raffaele Fitto, ministro per le Politiche Ue e il PNRR, ha detto “Portate con voi esperienza e valori indispensabili per il Paese”. Mentre la ministra del Lavoro Elvira Calderone ha definito la cooperazione il punto di incontro tra esigenze delle imprese e delle persone, in grado di rispondere bene alle crisi. “L’innovazione, l’inclusione, le politiche di genere sono vostre peculiarità che abbraccio in pieno”, ha concluso, aggiungendo che il workers buyout “è uno strumento centrale, difensivo in caso di crisi d’impresa e in parallelo nel caso di passaggio generazionale”.
Di cooperazione come asset fondamentale ha invece parlato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, “avete dalla vostra – ha aggiunto – questo governo e l’Italia intera”; l’assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli, ha portato i saluti del sindaco Roberto Gualtieri e definito il ruolo dell’Associazione fondamentale nel modello di sviluppo sostenibile intrapreso per il governo della città di Roma.
Dopo i saluti di Ariel Guarco, presidente di ICA (International Cooperative Alliance), che ha ricordato l’ampiezza e l’importanza della consultazione mondiale sull’attualizzazione dei princìpi cooperativi, e di Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative e di Alleanza delle cooperative, e di Giovanni Schiavone, presidente AGCI e co-presidente di Alleanza, è intervenuto don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione Libera:
“Non posso dimenticare che con il vostro sostegno è stato possibile creare il Consorzio Libera Terra, Abbiamo fatto tanta strada insieme e ancora tanta ce ne è da fare”.
L’impegno della cooperazione nel sostegno al popolo ucraino è stato ricordato da Yaroslav Melnyk, ambasciatore straordinario e plenipotenziario dell’Ucraina in Italia; la sottosegretaria all’Economia Lucia Albano ha sottolineato come la cooperazione metta al centro la persona e il lavoro.
Alla prima tavola rotonda, “Valore al Lavoro”, hanno partecipato le presidenti di Legacoop sociali Eleonora Vanni, e di Legacoop Bologna Rita Ghedini; Carlo Zini di CMB; il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini, e Patrizio La Pietra, sottosegretario all’Agricoltura. Durante la seconda, dedicata a PNRR e sostenibilità, si sono confrontati Giovanna Barni, presidente di CulTurMedia; Alessandro Hinna, presidente di Consorzio Nazionale Servizi; Pierluigi Stefanini, presidente di Asvis (Alleanza per lo sviluppo sostenibile); Irene Tinagli, presidente della commissione Affari economici al Parlamento europeo; Alberto Bagnai, vice presidente della commissione Finanze della Camera.
Si sono quindi susseguiti gli interventi delle delegate e dei delegati
Ha concluso la giornata Annalisa Casino, presidente della commissione Pari opportunità: “Abbiamo lavorato – ha detto – con i territori e i settori, per cambiare davvero la cultura e il linguaggio serve il contributo di tutti. Uno dei motivi per cui siamo cooperatori è perché vogliamo un mondo migliore, che sia inclusivo e per le pari opportunità”.
Infine, nel corso dei lavori è stato approvato il Manifesto programmatico del lavoro cooperativo, una carta dei valori sul futuro del lavoro in cooperativa che raccoglie in un unico strumento i nostri impegni.
“Per ottenere un cambio di paradigma nella valorizzazione del lavoro, per il riconoscimento di una equa retribuzione, occorre che tutti i soggetti della rappresentanza pubblica e privata condividano, con un nuovo sistema di alleanze, un impegno comune affinché una nuova politica dei redditi sia elemento centrale per cambiare il profilo di sviluppo del Paese” recita il Manifesto
“Il congresso si è avviato con un emozionante concerto, che ci ha reso evidente come nel fare insieme, con metriche condivise, si possano generare emozioni e bellezza. Ritengo che davvero la sfida di oggi, ma anche una peculiarità dell’identità della cooperazione stessa, è fare insieme, aperti a pluralità di collaborazioni, come in un concerto, dove le voci diverse si integrano in modo sinfonico. È altrettanto importante e necessario metterci in ascolto del futuro partendo dal presente, per essere capaci di futuro, come abbiamo dichiarato nella vision di Koinè. Per me è stata davvero un’opportunità grande essere una dei delegatə della cooperazione della Lombardia a presenziare a questo appuntamento” ha detto Alessia Minuz presidente Koinè.
I DATI LEGACOOP
Legacoop conta oltre 10mila cooperative con un valore complessivo della produzione (al 2021) di 82 miliardi e 609 milioni di euro, circa 465mila occupati e 7,4 milioni di soci.
Leggi i dettagli del congresso SIMONE GAMBERINI È IL NUOVO PRESIDENTE DI LEGACOOP NAZIONALE. Eletto per acclamazione dalla Direzione nominata dal 41° Congresso dell’organizzazione, Gamberini succede a Lusetti – 41 Congresso Legacoop