Asili nido aperti con i Legami Educativi a Distanza

Gli asili nido Koinè non si fermano anche in questo periodo di Zona Rossa e mantengono un legame con bambine, bambini e genitori grazie ai LEAD ovvero i Legami Educativi a Distanza. Ora infatti con i LEAD è l’asilo ad entrare nella famiglia, sia dei bambini sia degli operatori.

COSA FACCIAMO NEI NOSTRI NIDI

A Cologno Monzese, Cavenago di Brianza, Liscate, Monza e Novate Milanese ci sono i primi asili nido che sono partiti con questa nuova modalità. Ogni settimana le educatrici incontrano su ZOOM genitori e bambini, per 30/40 minuti e insieme si guardano, si ascoltano, si confrontano, cantano le filastrocche, fanno semplici giochi a seconda della fascia di età, ascoltano una lettura. Alcuni gruppi hanno creato dei Padlet, delle bacheche digitali, dove raccogliere i suggerimenti, i video, le foto e dove i genitori possono partecipare attivamente con i loro contributi e commenti.

Vederci, nonostante lo schermo, è stato un momento di vicinanza. Mi ha fatto sentire allegra e insieme. Ho provato due emozioni contrastanti…Felice di rivedere tutti. Ma stare nel nido vuoto e vedere bambini e genitori da uno schermo mi faceva sentire anche triste. Avevo voglia di abbracciarli tutti. Ma possibile? Possibile che sta succedendo davvero? Priscilla, educatrice asilo nido comunale di Liscate

Rivedervi mi ha fatto sentire emozionata, felice, ma soprattutto parte di un gruppo. Anche a distanza i bimbi hanno contribuito a riempire di suoni il nostro nido, abituato ad essere luogo di vita!
da Camilla, educatrice asilo nido di Liscate

 

kit per la lead
Per le famiglie che non hanno la possibilità di collegarsi online il legame si costruisce al telefono e proponendo giochi e attività grazie ai kit preparati dalle educatrici e dalle pedagogiste che le famiglie possono ritirare direttamente all’asilo e usare a casa con i propri figli, per mantenere e rafforzare i legami educativi ed emotivi costruiti fin qui.

L’IMPORTANZA DELL’ASILO NIDO

I servizi educativi per l’infanzia rappresentano per i bambini il primo ambiente di vita pubblico. Gli asili nido e i centri per l’infanzia sono spazi di relazioni multiple, da vivere ed esplorare, da conoscere e condividere con altri, nel quale ci sono regole e prassi diverse da quelle domestiche, in cui bisogna imparare a orientarsi e muoversi. È uno spazio che consente di incontrare l’altro, ma anche di sviluppare le prime autonomie personali, di ritagliare momenti d’intimità, di mettere in comune oggetti, materiali, esperienze, di riflettere per dare significato ai vissuti, di promuovere il senso di appartenenza ad una comunità con tempi dedicati alle routine e alla successione rassicurante dei diversi momenti della giornata.

Questo intreccio di tempi e spazi consente al bambino di giocare, immaginare, raccontare, sperimentare, scoprire, sviluppare identità, autonomia e competenze in un contesto sociale. La giornata educativa è caratterizzata da accoglienza, gioco, conquiste, relazioni significative con adulti e pari, conversazioni, negoziazione dei significati, conflitti cognitivi, mediazione tra desideri e realtà, ricerca di soluzioni nuove, riconoscimento di limiti e regole, sperimentazione di piccole frustrazioni e di successi.

L’emergenza Covid ha causato e causa ancora un’improvvisa, brusca e prolungata sospensione della presenza dei bambini nei servizi educativi. I bambini si trovano ancora rinchiusi nelle proprie case (alcune ampie e dotate di balcone e giardino, altre piccole, anguste e prive di spazi esterni), a trascorrere le proprie giornate con un numero limitato di adulti e, nel caso dei figli unici, senza contatti con i pari. Questa costrizione “forzata” in casa priva i bambini di esperienze fondamentali, di relazioni, di contatti con nonni, zii, altri familiari e sociali, di opportunità di crescita, di movimento, di curiosità, di gioco. Le diversità dei luoghi familiari e dei contesti mette poi in evidenza le notevoli disparità nelle condizioni di vita dei bambini.

L’OPPORTUNITA’ DEI LEGAMI EDUCATIVI A DISTANZA

Un’opportunità per contrastare questo rischio di privazione prolungata è arrivata dalla possibilità di allacciare rapporti a distanza che nella scuola primaria e secondaria è denominata “Didattica a Distanza” (DAD) ma che per la fascia d’età da zero a sei anni si definiscono “Legami Educativi a Distanza” (LEAD), perché l’aspetto educativo a questa età si innesta sul legame affettivo e motivazionale.

I LEAD si costruiscono in un ambiente virtuale: è una presenza a distanza, un ossimoro oggi reso possibile dalla tecnologia. Quasi tutte le famiglie possiedono uno smartphone, un tablet, un PC o un notebook: questi strumenti, da sempre guardati con una certa diffidenza in rapporto all’età dei bambini del nido e della scuola dell’infanzia, possono trasformarsi in questa emergenza in un’opportunità.

Con le videochiamate le educatrici entrano nelle case dei bambini, vedono frammenti di luoghi e atmosfere, intessono relazioni con chi nella casa abita, colgono alcune pratiche genitoriali di cura, di relazione, di promozione dell’autonomia dei bambini. Al tempo stesso le educatrici sono osservate dai genitori nella relazione che instaurano con il loro bambino e con i bambini in gruppo.

LEAD non sono per i bambini fortunati che hanno in casa un PC e una buona connessione Internet: i Legami Educativi a Distanza sono per tutti, compresi i bambini di famiglie che non parlano bene la lingua italiana, che appartengono a contesti svantaggiati sul piano sociale, culturale ed economico, che “non si sono più fatti vivi”, che hanno bisogni educativi normalmente speciali, al fine di evitare che l’emergenza sanitaria generi disuguaglianze più marcate.

NON CHIUDIAMO I NIDI

Ci uniamo alla petizione di AssoNidi per chiedere di ‘Non chiudere i nidi e le scuole dell’infanzia’, firma anche tu

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