Condivisione, relazione e bellezza nei laboratori di Edufest 2024

Si è svolto a Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo l’edizione 2024 di Edufest il festival che unisce tutto il mondo dell’educazione. Il Festival ha esplorato  molteplici dimensioni dell’educazione attraverso una varietà di prospettive e discipline con pedagogisti e accademici, ma anche filosofi, artisti, influencer e figure di spicco provenienti da svariati campi, allo scopo di trasformare il modo in cui comprendiamo e pratichiamo l’educazione personalmente, a scuola, in famiglia, nella società.

Siamo stati presenti con il laboratorio di manipolazione  “Mani in terra!” domenica 26 maggio.

manipolare la creta

edufest 2024 laboratorio koinè

lavoriamo la creta

Le educatrici che hanno condotto il laboratorio ci hanno raccontato:

 

“Mani in terra è stato un momento di profonda condivisione e relazione. La creta, è materia che si trasforma e si modella in sintonia con le emozioni individuali, tuttavia oggi è diventata materia viva grazie alle diverse esplorazioni e sperimentazioni che hanno avvicinato grandi e piccoli, permettendo a noi educatori di entrare in contatto con le loro emozioni. Il tempo si è fermato, ha lasciato spazio ad ogni forma di creatività, abbattendo ogni distanza fisica e biologica. I quadri che ne sono scaturiti raccontano a pieno il vissuto di ogni partecipante anche per chi ha preferito lavorare in silenzio ma con un potente non verbale ha dichiarato tutto. Ringrazio tutti i presenti per l’esperienza che mi hanno fatto vivere ma in particolare voglio ringraziare le mie colleghe “sconosciute” ma in perfetta armonia come se avessimo lavorato insieme da sempre”.

“Sono lieto di vedere che siamo diversi. Che insieme si possa diventare più grandi della somma di entrambi.”(Leonard Nimoy) . In questo laboratorio di ‘esploriamo, manipoliamo e lasciamo traccia con la creta’ do la lettura dell’inclusività, della cooperazione e della bellezza. Hanno partecipato bambini di età e culture diverse, persone con disabilità e perfino anziani. Molti genitori si sono divertiti ad aiutare i propri bambini lasciando traccia di sè. È stato davvero bello vedere collaborazione, anche tra persone estranee tra loro, nella creazione delle proprie opere d’arte. Per citare alcuni titoli dati: “l’opera incompiuta” della signora Ginevra, “un albero con fiori diversi” di Camilla di 8 anni, “un campo di grano” di Beatrice di 9 anni e tante altre ancora.

Ciascuna diversa, ciascuna sentita, ciascuna lavorata da tanto impegno e divertimento. Il tutto con la semplicità dei materiali forniti loro: un pezzettino di argilla, un mattarello e tanti elementi naturali.
Sono state due ore piacevoli che sono volate nell’unicità di questo laboratorio.”

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