Una ricca raccolta di testimonianze su quanto Cornaredo sia una comunità resiliente è stata al centro dell’iniziativa che si è svolta sabato 9 novembre a la Filanda, a chiusura del progetto ‘VERSO UNA COMUNITA’ RESILIENTE’ sostenuto dalla Fondazione Comunitaria Nord Milano Onlus che ha deciso di finanziare una parte del progetto con il “Bando 2018.5 Che bello essere noi”. Ente capofila del progetto è stata Koinè cooperativa sociale onlus, partner cooperativa sociale Lule, cooperativa sociale RIPARI, con il patrocinio del Comune di Cornaredo.
Le testimonianze e i contributi raccolti dal progetto che ha animato la città nel settembre 2018 con il Festival della resilienza, sono ora raccolti nel Quaderno dedicato al progetto, frutto del contributo della comunità di Cornaredo, delle sue associazioni, enti, scuole e cittadini.
“Le Associazioni aderenti al Tavolo delle Povertà hanno sostenuto il progetto donando il proprio tempo per la realizzazione del Festival della Resilienza, realizzato nel settembre 2018, che ha visto l’attivazione plurale di gruppi d’interesse e singoli cittadini, ma anche cofinanziando il progetto quale strumento di sostegno e riconoscimento di impatto sociale. Da ultimi l’avvio dell’Osservatorio che potrà monitorare l’andamento e lo stato di benessere della comunità, dei cambiamenti sociali, culturali, economici ed infine valoriali di una Cornaredo che ha in animo l’essere resiliente e il Quaderno che raccoglie storie, racconti e immagini delle persone che la abitano, testimoniando una indelebile traccia di resilienza.Un percorso sicuramente lungo ma necessario, in cui ognuno ha un ruolo fondamentale verso una comunità resiliente.” Hanno dichiarato Yuri Santagostino, Sindaco di Cornaredo e Daniela Calvanese Assessore Politiche Sociali Comune di Cornaredo.
“La vita contemporanea, caratterizzata da trasformazioni e cambiamenti spesso imprevedibili, impone alle persone, ai gruppi sociali ed alle istituzioni capacità di adeguamento e interazione nuove e dinamiche. Un atteggiamento aperto, condiviso e inclusivo, capace di raccogliere le sfide che la “modernità” porta con sè, gestendone i timori e valorizzandone le opportunità offerte. Il progetto che si è sviluppato tra il 2018 e il 2019, finanziato da Fondazione Comunitaria Nord Milano con il contributo del Comune e di alcune associazioni e singoli cittadini, ha cercato di dare visibilità a tutte le esperienze di “RESILIENZA” che spontaneamente si sono espresse sul territorio di Cornaredo. Esperienze evidenziatesi sia nelle forme più estreme di superamento di traumi ed emergenze, sia nella quotidianità della vita pubblica e privata, utili ed emblematiche per trasmettere una visione di Comunità tenace, aperta, solidale e propositiva. Il progetto si è posto l’obbiettivo di avviare un processo intergenerazionale e intersettoriale che potesse condurre alla sottoscrizione di un “Patto Educativo” da parte di tutte le componenti socio-culturali-educative del territorio, l’avvio di un “Osservatorio cittadino permanente sulle trasformazioni sociali” e la pubblicazione del presente “Quaderno della Resilienza”, con lo scopo di riunire in un documento le buone pratiche espresse dal territorio. In questo lavoro sociale una parte rilevante è stata condivisa con le scuole dell’obbligo statali, che hanno collaborato alla realizzazione di alcuni percorsi formativi per gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado” così riassume il progetto Paolo Molteni di Koinè cooperativa sociale, coordinatore del progetto.
“Una Fondazione di Comunità, come è quella cui appartengono i 24 Comuni dell’area Nord Milano (Sestese, Bollatese, Rhodense) è un osservatorio privilegiato per cogliere questa capacità di resilienza-inclusione come un vero e proprio tratto identitario acquisito dalle nostre difficili convivenze: dove difficili non vuol dire fragili, di per sé. Vuol dire esigenti: per stare al mondo, dalle nostre parti, ovvero nelle aree periferiche che gravitano attorno a una metropoli, certo più piccola ma non meno complessa delle sue omologhe in Europa, abbiamo dovuto inventarci strategie e opportunità. Decifrarne insieme le dinamiche concrete e minute per metterle a sistema è un’ottima pratica: tra l’altro, con il sigillo del Nobel per l’economia di fresca attribuzione a Esther Duflo: una donna, non a caso, che ha indicato l’efficacia dell’agire su obiettivi locali, precisi, condivisi come indice pragmatico di valutazione di ogni tipo di progresso sociale.” Ha detto Paola Pessina, Presidente Fondazione Comunitaria Nord Milano.
Un suggerimento concreto arriva da Giovanna Fungi psicologa e psicoterapeuta che sul quaderno parla della forza della mindfulness “Diffondere pratiche come l’attitudine mindful all’esperienza è un fattore che può incidere fortemente sulla qualità della vita. Una comunità che conosce, si informa e agisce sulla base di questi e altri importanti strumenti per la cura di sé e dell’altro è una comunità resiliente”.
Sergio Astori psichiatra e psicoterapeuta, docente all’Università Cattolica di Milano nel suo intervento ha raccontato come la resilienza comunitaria sia inversamente proporzionale all’inerzia morale.
Alla mattina dedicata alla resilienza hanno partecipato Daniela Calvanese Assessore Politiche Sociali Comune di Cornaredo, Paola Pessina Presidente Fondazione Comunitaria Nord Milano, Sergio Astori psichiatra e psicoterapeuta, Andrea Bortolotti Dirigente Scolastico Istituto IV Novembre, Tiziana Aloisi Dirigente Scolastico Istituto Leonardo Da Vinci, Flavio Barattieri Coordinatore Politiche Giovanili Koinè Cooperativa sociale onlus, Maria Pia Pierandrei Cooperativa Lule, Paolo Molteni Koinè Cooperativa sociale onlus.
I partecipanti hanno ricevuto in regalato il Quaderno che raccoglie le testimonianze sul tema della resilienza e hanno avuto a possibilità di vedere in anteprima la mostra fotografica ‘ShooTeenCreature’ della fotografa Sara Ottanà, arricchita dai disegni di Davide Scianca dedicata al superamento delle paure dei mostri sognati dai bambini (vedi foto).