Dopo il festival prosegue il lavoro verso una comunità resiliente

Resilienza è conoscere le proprie vulnerabilità per non farsi schiacciare dalle avversità della vita, riuscire ad auto-ripararsi dopo un danno subito. E’ partito da questo principio il Festival della Resilienza Cornaredo che si è tenuto il 21 e 22 settembre per creare  una comunità aperta, solidale e inclusiva, in un evento che ha coinvolto  la comunità valorizzando le buone pratiche già presenti sul territorio. Il lavoro proseguirà per un anno grazie al progetto VERSO UNA COMUNITA’ RESILIENTE, coordinato da Koinè cooperativa sociale con numerosi partner, in primo luogo il Comune di Cornaredo, la Cooperativa sociale Lule di Abbiategrasso e RIPARI Cooperativa Sociale onlus di Milano e una ricca rete di realtà del territorio, sostenuto dalla Fondazione Comunitaria Nord Milano Onlus.

Ha aperto il festival l’affollatissimo incontro in biblioteca con Alessandro Milan che ha presentato il suo libro ‘Mi vivi dentro’ una storia piena di speranza, di amore, di attaccamento alla vita, un vero inno alla resilienza raccontata con leggerezza e intensità, come ben illustrato anche dallamostra “In viaggio con Wondy ” in ricordo della moglie Francesca del Rosso, per sensibilizzare sulla capacità di trasformare le difficoltà della vita in opportunità,  esposta ancora per alcuni giorni in Filanda.

Nella ricchissima tavola rotonda di sabato mattina nell’auditorium della Filanda si sono susseguite alcune delle esperienze in corso nel territorio, anticipate dagli interventi accademici di Sergio Astori, docente alla facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano e di Paolo Moderato, docente di Psicologia Generale presso l’Università Iulm di Milano e moderate dalla psicologa Giovanna Fungi.

Molto toccante è stato il video sulle imprese decisamente fuori dal comune dell’alpinista Oliviero Bellinzani, commentate dalla figlia Xania. A seguire Paolo Molteni ha raccontato comeKoinè a Cornaredo contribuisca da tempo ad aumentarne la resilienza, impegnandosi con i giovani per contenerne il potenziale disagio, con i suoi servizi di educativa di strada   e valorizzando le competenze dei ragazzi coinvolti nel Centro di Protagonismo Giovanile che gestisce da tempo per conto del Comune.

Le scuole stesse di Cornaredo, come l’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci con il suo ‘curriculum della resilienza’ e l’Istituto Comprensivo IV Novembre, hanno raccontato come lavorano da tempo sul tema fornendo a studenti e insegnanti gli strumenti per aumentare la propria capacità di far fronte alle difficoltà, insieme. I lavori della mattinata sono stati chiusi da Paola Pessina presidente della Fondazione Comunitaria Nord Milano che ci ha ricordato la resilienza insita nella storia delle trasformazioni del nostro territorio, che in pochi decessi è passato da agricolo a territorio che ha ospitato Expo 2015,  e motivando ancora di più ciascuno di noi ad andare avanti, riconoscendo in noi stessi queste le competenze di resilienza e flessibilità, da utilizzare nelle piccole cose della nostra quotidianità.

Nel pomeriggio il Sindaco Yuri Santagostino ha consegnato nelle mani di 9 emozionati neo-diciottenni una copia della Costituzione, che con il suo articolo 3 sull’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge è un esempio di inclusione e coesione, due cardini della resilienza, che fanno di una città una vera e propria comunità.

Partecipato anche lo spettacolo teatrale del pomeriggio “Proviamoci”,  realizzato dall’Alzheimer Cafè di Settimo Milanese, con il contributo attivo di pazienti, familiari e caregiver.

Una raccolta di foto e video dei tanti momenti del festival sono pubblicati sulla pagina facebook @comunitaresiliente dove si possono vedere una pillola dell’intervento di Milan, i  laboratori e giochi per bambini sul tema dell’acqua, sul fontanile e sulle reti ecologiche gestiti dagli educatori di Koinè,  il concerto ‘Hip hop dietro le sbarre’ nel cortile della Filanda di SuoniSonori 232, gli stand delle associazioni, lo sport per tutti e il baskin alla palestra Curiel,  il calcetto, il workshop di Capoeira e la mindfulness di gruppo, la danza, e l’originale esperienza della Lingua dei Segni usata per ordinare l’aperitivo servito dagli studenti dell’Istituto alberghiero Olmo di Cornaredo, vestiti di tutto punto e preparati dal gruppo segniAMO.

Il Festival è sostenuto dalla Fondazione Comunitaria Nord Milano Onlus che ha deciso di finanziare una parte del progetto grazie al “Bando 2018.5 Che bello essere noi” per aumentare sul territorio la coesione e l’inclusione sociale. Una quota del progetto è a carico della comunità stessa che in questo modo può dimostrare di essere pienamente coinvolta dal tema e concorre a sostenere il lavoro della Fondazione stessa e dei suoi programmi futuri. Buona parte della quota di raccolta fondi è già stata raggiunta, grazie al contributo di alcuni cittadini, dell’azienda Gemeaz e dell’associazione Tempo opportuno.

Chi volesse contribuire può farlo seguendo le indicazioni della Fondazione Comunitaria Nord Milano Onlus

Il lavoro del progetto non finisce qui. Tutti sono invitati a continuare a condividere la propria esperienza di resilienza, quella capacità di essere forti perchè flessibili, di cadere e di rialzarsi, di trovare nuove strade per la propria vita. Come sappiamo, un inizio come questo equivale a gettare uno o più semi in un terreno reso fertile dalla consapevolezza di ciascuno che, con il proprio gesto di condivisione, di partecipazione, di divulgazione può fare la differenza contribuendo attivamente alla manutenzione di un rigoglioso giardino resiliente.

Per partecipare si può inviare un messaggio alla pagina FB @Comunitaresiliente con l’hashtag  #raccontiresilienti oppure una email a comunitaresiliente@koinecoopsociale.it. Tutti i racconti saranno raccolti e alcuni potrebbero entrare nel Quaderno della resilienza che verrà pubblicato nel 2019.

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