Dedicheremo il 2021 al diritto di giocare, perchè il gioco è relazione, libertà, scoperta e naturalmente divertimento #GiochiamoconKoinè
Lo scorso anno adulti, bambini, ragazzi, nonni hanno sperimentato nuove forme di convivenza… I genitori che si sono trovati a lungo soli in casa con i figli, hanno dovuto ricoprire più ruoli per sostituire maestre, nonni, tate e amici. Tutte queste figure, in un colpo solo, si sono concentrate all’interno di una sola persona, che in molti casi deve anche occuparsi del telelavoro… In questa situazione in particolare, ma il consiglio è valido sempre: continuate a giocare con i vostri bambini nel modo che più vi piace, perché i benefici possono durare per tutta la vita!
Giocare libera dallo stress: giocare da adulti fa bene alla salute sia del corpo sia della mente e permette di liberare energie dimenticate, aiuta ad essere felici e spensierati perché permette di recuperare il buon umore e un po’ di sana ingenuità.
Giocare poi con i propri figli migliora il rapporto con loro, permette di comprenderli meglio e sviluppare empatia, insomma rende più agevole la socializzazione senza pregiudizi e aiuta a stimolare creatività e fantasia. Il gioco per i bambini, il gioco per gli adulti; il gioco individuale e quello condiviso, quello da fare nei giorni di pioggia, quello all’aperto, il gioco a premi, i giochi di una volta, il gioco con tutto e quello con niente. Quest’anno vogliamo accompagnarvi nella scoperta e riscoperta del piacere di giocare! Ogni settimana pubblicheremo notizie, curiosità, proposte di gioco, articoli e spunti di riflessione… Continuate a leggerci e… giocate con noi!
Nel 2020 abbiamo raccontato quanto sono importanti per noi i Luoghi pensati e materiali intelligenti, la cura che abbiamo messo nella ripartenza, nelle relazioni, nell’allestimento degli spazi , la lentezza , la cura delle Emozioni e lo Stupore all’aperto.
RIFLESSIONI SUL GIOCO
Un gioco, non solo per bambini
Hai giocato oggi? “no, non sono mica un bambino… chi ha il tempo per giocare quando è adulto?” Quando pensiamo ad un adulto abbiamo la credenza che l’esperienza del gioco non lo riguardi, che sia un “in più” inutile, sopravvalutato. Invece, ritagliarsi un tempo personale per divertirsi e giocare, insieme o con altri, è fondamentale per un buon equilibrio personale. Vediamo quali sono i suoi vantaggi:
Allevia lo stress Permette al soggetto di staccare la spina e di ritrovare il benessere dato da attività divertenti e socializzanti.
Permette di socializzare Tutti insieme davanti ad un gioco da tavolo o ad un rompicapo. Ritrovare la gioia dello stare insieme e condividere momenti di gioia.
Migliora le prestazioni celebralI Il gioco è importantissimo per tenere attivo il cervello e stimolarlo. Scacchi, puzzle, cruciverba, possono prevenire i problemi di memoria e migliorare le prestazioni cerebrali.
Aumenta la creatività Giocare stimola l’immaginazione, ci allena a cambiare punto di vista e trovare soluzioni nuove ai problemi.
..il gioco è lavoro
Il gioco è dunque una cosa profondamente seria perché nel gioco il cucciolo dell’uomo esercita e mette a frutto le sue precoci e fertili competenze, a condizione che l’adulto non lo ostacoli sovrapponendogli il suo sapere sul corpo. fertili competenze, a condizione che l’adulto non lo ostacoli sovrapponendogli il suo sapere sul corpo – F.Cartacci, Movimento e gioco al nido.
Quante volte sentiamo di dover intervenire nel gioco dei bambini, di doverlo modificare, arricchire o garantire. Quale sarebbe il rischio se concedessimo ai bambini il piacere della scoperta? Spesso in terapia lavoriamo con i bambini, ci facciamo ospitare nel “loro mondo” per poter -in punta di piedi- dare un occhio al loro mondo interiore, alle dinamiche che lo abita, ai suoi protagonisti. Spesso i genitori ci chiedono “ma cosa fate con i nostri bambini?” oppure ci chiedono a cosa serve giocare.
“Il gioco infantile ‘non è solo gioco’ ma anche lavoro, un modo di esplorare e padroneggiare il mondo esterno e un modo di esprimere e padroneggiare l’angoscia, la paura ed il dolore psichico.?” R. Bosi, pedagogia al nido
Il bambino, soprattutto quello piccolo, attraverso il gioco parla e ci racconta. é quindi una delle vie preferenziali con le quali possiamo lavorare con i bambini, farli raccontare ed aiutarli a “dire ciò che rende più faticosa la loro esperienza”.
Veronica Galassi, psicologa e psicoterapeuta Centro Astrolabio
ATTIVITA’ PER RAGAZZI
DI CASA IN CASA
Per scoprire i boschi, gli stagni, i campi agricoli, i prati e gli altri ecosistemi del Parco del Lura i nostri educatori hanno organizzato un vero e proprio gioco di scoperta che culminerà, ogni fine mese, in un quiz con dei piccoli premi per i vincitori che saranno riusciti a scoprire tutte le risposte giuste. Il gioco si chiama DI CASA IN CASA e viene proposto ogni settimana sulla pagina facebook del Centro biodiversità del parco Lura
ATTIVITA’ PER BAMBINI 0-6
Attività neuropsicomotorie da fare in casa
L’emergenza Coronavirus, un “corpo estraneo” sconosciuto che ci spaventa, stravolge la quotidianità, ci obbliga a stare in casa, fa stare distanti: cosa possiamo fare, per evitare che questa situazione ci travolga e ci getti nel panico o nello sconforto? L’equipe di Astrolabio centro specialistico – il benessere a misura di persona ha elaborato alcuni suggerimenti per gestire meglio questa emergenza. In particolare vediamo alcune attività neuropsicomotorie per bambini da fare in casa
I TRAVASI CON LA SABBIA
La sabbia, costituita di tanti minutissimi grani che le conferiscono una spiccata plasticità e morbidezza, suscita sensazioni tattili che variano moltissimo a seconda che sia asciutta, bagnata, e in che quantità sia bagnata; è liquida come l’acqua, abrasiva come il fuoco, modellabile come la terra, e contiene in sé il significato degli elementi naturali primordiali. – Dora Kalff
La sabbia è un materiale molto duttile e creativo, per i bambini piccoli, che possono giocarci utilizzando le mani o strumenti diversi per riempire e travasare, o setacciarla, o ancora creare forme e sculture, ma anche immergervisi totalmente.
In casa è sicuramente più semplice proporla per il gioco dei travasi, che è propedeutico alle attività di vita pratica, come apparecchiare, mangiare, pulire, vestirsi da soli… non è un gioco semplice, anche se lo può sembrare, perché richiede molta concentrazione e precisione di movimento.
Occorrente:
- Una scatola grande (quella di un paio di stivali, ad esempio, andrebbe benissimo!) oppure una bacinella ampia e dai bordi non troppo alti
- Sabbia per giocare (in commercio si trova della sabbia apposita; meglio scegliere quella a grana grossa, insomma la sabbia da cantiere non va benissimo perché molto fine e volatile)
- Strumenti vari: grandi conchiglie (come una capasanta), sessole, palette, rastrelli…
- Materiali vari: gusci di noce, conchiglie, sassolini, pigne, rametti, foglie…
Riempite il contenitore di sabbia, che il bambino può toccare, manipolare, spostare per scorgere il fondo della scatola… Potete proporre ai bambini anche strumenti e materiali, a seconda dei loro interessi e delle loro possibilità. Vedrete quanto tempo, concentrati, passeranno con la loro scatola! Giocare con la sabbia è piacevole e rilassante.
Potete anche provare a riempire la scatola di sabbia umida, per permettere ai bambini di giocare anche nel costruire forme o sculture.
BENEFICI:
- Il travaso con la sabbia è un gioco “open ended”, ovvero ha un “finale aperto”: non c’è un modo giusto o sbagliato di giocare, non importa l’abilità o il livello cognitivo del bambino, non c’è un traguardo specifico da raggiungere o un prodotto da creare. È il bambino che determina la direzione ed il percorso del proprio gioco, in base al suo interesse;
- promuove lo sviluppo motorio, percettivo e cognitivo: i bimbi sollevano, scavano, seppelliscono, versano, percepiscono le varie caratteristiche sensoriali della sabbia e, grazie agli strumenti che l’adulto fornisce, scoprono nessi di causa-effetto e il comportamento dei materiali sotto l’azione trasformativa delle proprie mani.
IL GIOCO DEL CUCU’
“Il posto migliore per nascondere qualsiasi cosa è in piena vista” – Edgar Allan Poe, La lettera rubata
Nei primi mesi di vita il bambino raggiunge velocemente innumerevoli traguardi. La possibilità di acquisire nuove competenze passa anche attraverso la relazione con l’adulto e nel gioco, come movimento e scoperta del corpo. Per questo è importante offrire ai bambini, nel corso del primo anno, la possibilità di sperimentare in uno spazio confortevole, accogliente e pensato per lui, allestito con poche cose. Allestite un angolo della casa con un tappeto morbido o una trapunta e dei cuscini. Quando il vostro bambino inizia a stare seduto, lo si può avvolgere con il cuscino dell’allattamento per proteggerlo; il cuscino deve solo circondarlo, non comprimerlo, ma anzi lasciarlo libero di muoversi.
Un’idea semplice e divertente da proporre in questo spazio morbido è il gioco del Cucù: con un foulard nascondete il viso, per poi togliere il foulard dicendo “cucù!”. Questo gioco può diventare più “complesso”, modificando l’espressione del volto prima di scoprirlo (la prima volta scoprite un sorriso, poi una bocca spalancata, una lingua in fuori, un’espressione corrucciata…). Man mano che i bambini crescono, potete nascondere un oggetto sotto al foulard, per poi scoprirlo nominando l’oggetto, permettendo così al bambino di imparare parole e iniziare ad associare nomi e cose.
Una lettura consigliata legata a questo argomento è il libro “CUCU’ “ di G. Ferri.
BENEFICI
- Il gioco del foulard aiuta i bambini a consolidare il concetto di “permanenza dell’oggetto”, cioè a capire che una cosa non scompare solo perché non la si vede; che la mamma o il papà, quindi, non scompaiono se non sono fisicamente presenti.
- Il gioco del cucù permette al bambino di sviluppare il suo mondo mentale, senza basarsi solo su ciò che vede
IL MEMORY DELLE EMOZIONI
Seguiamo le istruzioni del tutorial per costruire insieme il gioco Memory a base di emozioni