Nuovi giochi in legno al polo infanzia di Cusago

In questi giorni a Cusago è stata completata la riqualificazione del giardino del Polo dell’infanzia 0-6 Nido Scuola Leonardo Da Vinci, che gestiamo per conto del Comune da pochi mesi, con l’installazione di giochi in legno, vasche in legno per permettere la creazione di un piccolo orto a misura di bambino, la sostituzione dei vecchi gazebo con nuove strutture. In occasione di questi interventi è stato sistemato il terreno intorno ai tronchi, così da coprire le radici sporgenti e limitare il rischio di inciampo. Questa primavera si procederà alla semina del prato. Il totale degli interventi sostenuti dall’amministrazione è di € 74.000 (come dichiarato dal Comune stesso su FB).

cusago sentiero sensoriale

L’allestimento del parco è stata un’iniziativa nata dalla collaborazione fra noi e l’amministrazione comunale di Cusago, con l’intento di ripensare e riprogettare i nostri contesti educativi e col desiderio di abbracciare un senso di gioco più profondo, in cui far dialogare in armonia l’aspetto ludico e ricreativo a quello più educativo e di apprendimento.

Giochi in legno pensati per essere parte di un’ambiente che non è solo uno spazio, ma che rispetta quelle peculiarità del territorio agricolo in cui il nido scuola è radicato e che diventa contenitore e contenuto dei bisogni educativi dei bambini e delle bambine, invitando a generare nuove consapevolezze e sensibilità ecologiche. Siamo sempre stati convinti, infatti, che il parco fosse portatore di una identità propria, capace di coniugare e valorizzare (e perché no, amplificare) tutte quelle ricerche ed indagini che i bambini e le bambine conducono spontaneamente nel quotidiano. Il parco è uno spazio in cui i bambini diventano protagonisti, insieme alle insegnanti e alle educatrici, di una nuova identità di gruppo e dove il tempo trascorso a scuola assume qualità e caratteristiche sempre diverse ed insospettabili.

Il giardino come cassa di risonanza di linguaggi espressivi, ricerche outdoor, pratiche sostenibili e contesti naturali, che possa incentivare la cura dell’ambiente e il rapporto con la natura. Un luogo che i bambini amano abitare, entrando con le mani dentro a quello che diventa un vero e proprio “altro educatore”, materiale eterogeneo dalle consistenze varie, che invita al gioco delle manipolazioni, delle sperimentazioni e delle trasformazioni.

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