Mi sono sentita resistente quando ho messo davanti al mio bene il bene della collettività, raccontano le ragazze e i ragazzi del Centro di aggregazione giovanile Geko, gestito da Koinè per conto del Comune di Bussero, che hanno partecipato al laboratorio sul tema della resistenza all’interno del progetto Semi d’Arte, il progetto di Arte Partecipata di cui La Corte della Carta è ideatrice e organizzatrice, progetto che ha potuto vedere la luce grazie al sostegno economico della Chiesa Valdese e alla collaborazione di associazioni, privati cittadini e istituzioni nei territori di Bussero (MI) Canneto Sull’Oglio (MN).
“Spargiamo semi di R-Esistenza“.è il motto scelto per il progetto, per ripartire dopo questo defficile periodo.
“Quando ci è stato proposto questo laboratorio noi ragazzi del centro di aggregazione giovanile Geko, abbiamo deciso di analizzare il concetto di resistenza da un punto di vista dinamico, sia sul piano artistico che individuale.
Siamo partiti esprimendo cosa per noi sia la resistenza, rispondendo a delle domande che successivamente abbiamo posto a dei busseresi.
In seguito abbiamo trovato una frase e un’immagine che rappresentasse il nostro personale significato di resistenza realizzando questi poster che ci raffigurano in una posizione resistente.
Infine con le risposte e i racconti che abbiamo raccolto abbiamo realizzato un video che ci vede intenti ad appendere i nostri poster in giro per Bussero.” Hanno raccontato i ragazzi del CaG Geko.
“Per scelta la programmazione che adottiamo al cag privilegia l’espressione ma nel tempo e soprattutto nell’ultimo periodo con l’avvento della pandemia, ci siamo accorti di una generale difficoltà nel cogliere le possibilità di mezzo attraverso cui esprimersi. Per questo quando la Corte della Carta ci ha proposto questo percorso non abbiamo avuto dubbi nell’accettarlo e proporlo ai ragazzi. Accomunandosi all’agito di noi educatori del Geko, il laboratorio è stato condotto attraverso esperienze più che attività strutturate, i ragazzi hanno potuto così esplorare diversi linguaggi e soprattutto molteplici territori. Partendo dalla raffigurazione di una semplice posizione che fosse per loro il concetto di Resistenza sono arrivati a realizzare delle interviste ai passanti, per poi selezionare le frasi più salienti. Parallelamente una delle ragazze ha iniziato a fumettare tutte la pose scelte.
Al termine del percorso hanno realizzato un cortometraggio che li vede seminare arte e resistenza per i luoghi più significativi del loro paese. Accompagnarli in esperienze come questa è per noi fonte di grande soddisfazione perché sono loro stessi a guidarci in un nuovo modo di scoprire concetti che alle volte hanno assunto forme cristallizzate nel tempo e che quindi rischiano di non essere al passo pur mantenendo l’indiscutibile valore.” Raccontano gli educatori di Koinè cooperativa sociale che lavorano al Geko.