Un incontro di culture al Nido Scuola Leonardo da Vinci di Cusago

Al Nido Scuola comunale “Leonardo da Vinci” di Cusago il 29 ottobre abbiamo aperto le porte ad un gruppo di diciassette professionisti giapponesi in visita per conoscere da vicino il servizio. Tra di loro erano presenti dirigenti scolastici, architetti, la presidente di un’associazione per bambini e famiglie.

L’incontro si è rivelato un prezioso momento di scambio culturale, ricco di emozioni e riflessioni condivise e si è svolto in una prima parte plenaria e, a seguire, una visita degli spazi.

gruppo di lavoro

Dopo le presentazioni iniziali, il gruppo ha avuto modo di conoscere i valori che guidano il lavoro quotidiano del servizio: la cornice pedagogica di riferimento, la cura, l’attenzione alla relazione tra bambini, la postura delle educatrici e delle insegnanti, l’ascolto delle parole e l’osservazione dei gesti dei bambini e delle bambine come strumenti importanti per progettare e allestire contesti di apprendimento e di esperienza significativi.

Sono state illustrate le scelte pedagogiche che rendono l’ambiente chiaro, leggibile e curato, favorendo il benessere e l’autonomia dei bambini. Il parco ha suscitato particolare interesse per la sua bellezza e per la possibilità di scoperta che offre.

Durante la visita degli spazi è stata data l’opportunità di immergersi in ambienti pensati con cura per accogliere e valorizzare le esperienze dei bambini. In particolare, l’atelier di luce e l’atelier grafico-espressivo si sono rivelati luoghi di grande suggestione e potenzialità educativa.

atelier di luce
atelier di luce

Nell’atelier di luce, i bambini sono invitati a esplorare la relazione tra luce e materia, attraverso esperienze di ricerca e di sensorialità. I materiali proposti – trasparenti, riflettenti, opachi – interagiscono con la luce generando trasparenze, riflessi, ombre e proiezioni. Questo spazio diventa così un laboratorio poetico e scientifico, dove l’osservazione e la meraviglia si intrecciano con l’indagine e la scoperta. L’atelier grafico-espressivo, invece, offre ai bambini strumenti e superfici per dare forma ai propri pensieri e vissuti attraverso il segno, il colore, la composizione. È uno spazio che promuove l’espressione individuale e collettiva, dove il linguaggio visivo diventa mezzo di comunicazione e di narrazione. Nelle sezioni, gli spazi non sono semplicemente replicati, ma reinterpretati in base agli interessi emersi dalle indagini dei bambini.

Ogni ambiente parla una lingua diversa, costruita nel tempo attraverso l’ascolto attento degli adulti e la partecipazione attiva dei bambini. Particolarmente significativa è la documentazione esposta all’esterno delle sezioni, che porta a valore le tracce delle esperienze vissute e le parole dei bambini. Questi pannelli raccontano storie, restituiscono pensieri, rendono visibile il processo educativo e lo rendono condivisibile con tutta la comunità.

Dopo la visita, ci siamo soffermati per uno scambio e una restituzione da parte degli ospiti giapponesi che hanno condiviso con emozione ciò che li ha colpiti maggiormente: il gioco spontaneo e sereno dei bambini, la loro concentrazione, il modo rispettoso di accogliere gli adulti e di relazionarsi tra pari.

materiale riflettente        atelier

Hanno percepito chiaramente il frutto di un lavoro di anni, fondato su una forte coerenza pedagogica e una solida collaborazione tra il team educativo.

bigliettini Particolare apprezzamento è stato espresso per la partecipazione attiva delle famiglie, e in modo speciale dei nonni, una presenza rara nei servizi educativi giapponesi. Gli ospiti hanno sottolineato la cura nei gesti e nei dettagli nella relazione tra educatrici e bambini, manifestando il desiderio di approfondire questi aspetti anche nel contesto delle scuole giapponesi

giardino d'inverno giapponesi in visita

 

Abbiamo quindi raccontato loro il percorso formativo avviato quindici anni fa con le Università Bicocca e Cattolica sul tema della competenza emotiva, una delle nostre peculiarità nelle pratiche educative.
L’incontro si è concluso con uno scambio di doni relativi alle culture educative a cui apparteniamo.
Hanno partecipato Ludovica Pascoli, coordinatrice del servizio, Silvia Sarchi, pedagogista, Rosi Pennati, direzione tecnica Infanzia, Elena Crusi  responsabile di sviluppo e vice presidente Koinè, Carlotta De Paoli, atelierista in lingua inglese e Sara Bragonzi ufficio comunicazione.

gruppo di giapponesi a cusago

È stato un momento intenso, arricchente e profondamente emozionante, che ha lasciato in tutti noi il segno di una connessione autentica tra culture, unite dal desiderio comune di offrire ai bambini contesti di crescita rispettosi, consapevoli e generativi.

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