Welfare di Comunità la presentazione di 5 anni di viaggio

A distanza di cinque anni dall’inizio del viaggio Welfare di Comunità, Fondazione Cariplo il 28 marzo 2019 ha organizzato a Milano una giornata di riflessione e approfondimento, a cui abbiamo partecipato.

E’ stata una lunga e intensa giornata per viaggiare nel futuro del welfare di comunità, a partire dalle esperienze dei 37 progetti ad oggi sostenuti nell’ambito del Programma “Welfare in azione”, finanziati con oltre 36 milioni di euro che hanno generato 82,7 milioni di euro di valore complessivo. Sono stati 329 i luoghi attivati o riattivati dai vari progetti, 286.373 i cittadini raggiunti e 9.283 i cittadini e le famiglie coinvolti direttamente in attività di progettazione e realizzazione delle varie azioni sul territorio.

mostra fotografica i luoghi del welfareUna bella mostra fotografica con gli scatti di Luca Meola ha illustrato nei corridoi del palazzo delle Stelline i luoghi e le persone che li abitano, tra i 37 progetti finanziati da Welfare in Azione, tra cui anche i progetti Texère e #VAI.

I luoghi del welfare sviluppati e progettati grazie al bando Welfare in azione della Fondazione Cariplo sono illustrati nel quaderno ‘Prendiamoci un caffè’, disponibile in PDF   dove sono descritti i processi che hanno portato all’apertura di questi luoghi, la costruzione dei rapporti con i contesti territoriali e le relazioni tra le persone che li abitano, che spesso partono dalla macchinetta del caffè, da cui il titolo.

Tra i 37 progetti sono tre quelli in cui siamo coinvolti:

Nel pomeriggio sono stati sei i progetti che hanno avuto l’occasione di raccontarsi in un workshop e tra questi Cariplo ha scelto il progetto #VAI con il suo Bando di attivazione comunitaria.

( Nella foto principale Viviana Bassan, Paolo Gallitognotta, Valentina Bugli, Jacopo Rossi, Raffaele Vignali e Roberta Quirico)

Come racconta la stessa fondazione Cariplo “Ogni territorio è pieno di sogni nel cassetto, di cittadini e gruppi informali che hanno voglia di agire un cambiamento, con un potenziale beneficio per tutti. Il progetto #VAI ha sperimentato l’utilizzo dei bandi Generare legami per far emergere le idee e le risorse latenti delle piccole comunità”

gaming“Abbiamo deciso di raccontare questa esperienza attraverso un’esperienza di gaming, ci siamo inventati un gioco per coinvolgere maggiormente le persone. Ci siamo immaginati una cornice medievale che trasporterà le persone che partecipano al nostro workshop in una dimensione ‘altra’. Gli verrà chiesto di fare alcune azioni, affiancati da noi operatori, ripercorrendo così le tre tappe fondamentali che hanno caratterizzato il bando Generare legami, ovvero lo scouting, l’affiancamento nella fase di progettazione e l’accompagnamento del gruppo nello svolgimento del progetto” racconta Roberta Quirico coordinatrice del progetto per Koinè (nella foto una fase del workshop).

Il bilancio finale del progetto #VAI, giunto alla sua conclusione,  è positivo e ha avuto il suo punto di forza nel grosso lavoro di equipe anche con gli altri partner.

“In particolare noi ci siamo occupati del territorio di Novate Milanese e di Paderno Dugnano dove ci sono state progettualità molto interessanti. A Paderno ad esempio è stato attivato un gruppo musicale, creato dai cittadini che dopo numerose prove ha fatto un concerto recentemente in biblioteca. A Novate invece sono nati in totale 5 gruppi che hanno attivato abitanti solitamente più isolati, un paio di gruppi di giovani provenienti da un oratorio e dall’Informagiovani che hanno lavorato in sinergia pur provenendo da due ambienti diversi e inoltre un gruppo di progettazione con donne migranti che hanno trovato occasioni per stare insieme e fare esperienze condivise, dal cucito allo sport.”

Ora l’intenzione di tutti è quella di proseguire, utilizzando l’energia che si è creata tra loro dando vita anche ad altre esperienze o idee progettuali.

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