Cinque giorni in Toscana per i ragazzi del CaG Geko di Bussero

Nel 2022 per la prima volta siamo riusciti ad organizzare un’esperienza residenziale del Centro di Aggregazione Giovanile del Comune di Bussero “CaG Geko” ed è stato così emozionante che quest’inverno l’abbiamo riproposta. Non potevamo mancare di nuovo l’appuntamento nell’estate 2023 e ancora una volta è stato indescrivibile.

L’anno scorso avevamo 15 ragazzi con noi, quest’anno eravamo in 22. Proponiamo questo tipo di esperienza con l’intento di far sperimentare ai ragazzi qualcosa che hanno perso, che si è perso, nelle nostre “vacanze” come giustamente le chiamano loro, è fondamentale il contatto con la natura: l’anno scorso eravamo in una casa immersa nella natura e lontana da centri abitati, quest’inverno in rifugio, quest’estate in un piccolo borgo in Toscana con visite a Pisa, Lucca, Viareggio.

I ragazzi si trovano a gestire in maniera autonoma (seppur guidata) non solo la casa e tutto quello che ne consegue come pasti, pulizie, ecc ma ancora di più il tempo, con gli altri e con sé stessi in un contesto comunitario. Per scelta la nostra equipe in questi 5 giorni propone infatti un programma di massima con pochi punti fermi, quest’anno ad esempio è stata la visita a Sant’Anna di Stazzema, luogo fondamentale per la nostra memoria ma di cui purtroppo spesso i ragazzi non sanno nulla, la possibilità di crescere e di fare apprendimento delle esperienze che si susseguono nella vita dipende dalle opportunità che ti vengono offerte ed è per questo che da noi non possono mancare capi saldi come il fare memoria oltre che il sacrosanto divertimento.

In questi contesti, altri ed al di fuori dell’ordinario spesso i ragazzi ci stupiscono, riuscendo a ritrovarsi ed ascoltarsi in modi inaspettati capita che chi era più chiuso ma durante l’anno si è avvicinato alla nostra sala musica scriva una canzone sul Geko, che tutte le sere ci si trova a cantare schitarrando come solo d’estate può accadere; capita che chi era stato descritto come totalmente inaffidabile anche per fare il minuto di silenzio in occasione della giornata della memoria rimanga attonito nel visitare il museo di quell’orrore che è l’eccidio di Sant’Anna; capita ancora che una sera si decida di scambiarsi i vestiti e mettersi non solo letteralmente nei panni degli altri dandosi occasione di riconoscere l’altro e farlo proprio; la gioia e il divertimento che derivano poi dal passare una giornata al mare con 19 adolescenti è semplicemente in descrivibile.

Alice ha poco più di 20 anni, studia Scienze Dell’Educazione e da due frequenta il nostro centro di aggregazione e le abbiamo chiesto di raccontare lei cosa sia il Geko e cosa siano le nostre “vacanze”.

“Venerdì ho salutato i miei “amici del Geko” (cit. Stefano Bianchi) e il pensiero di non rivederli fino a settembre mi ha reso triste. Ormai il Geko è diventato parte della mia quotidianità e allontanarmi anche solo per un mese mi dispiace.

Venerdì sera pensavo che mi piacerebbe fare un’altra vacanza tutti insieme. L’ultima mi è piaciuta molto e mi ha permesso di vivere l’estate diversamente.

Non ho mai amato il periodo estivo, l’ho sempre considerato vuoto e noioso. Invece dopo la recente vacanza insieme ho compreso che l’estate può significare anche condivisione, risate, riposo e scoperta.

La cosa che mi è piaciuta di più che è abbiamo fatto gruppo e influenzandoci l’un l’altro abbiamo scoperto tutti dei nuovi lati di noi.

  1. dopo questa vacanza ha iniziato a sciogliersi e a lasciare che le cose accadano senza doverle controllare. Dopo aver vestito i panni dei più piccoli ha scoperto che a volte “spegnere il cervello” è bello.
  2. ha affrontato le prime pene d’amore e la paura della distanza.
  3. si è messa in gioco e ha mostrato poco a poco più lati di sé senza temere il nostro giudizio.

I piccoli si sono integrati, hanno portato risate e leggerezza e finalmente hanno imparato ad usare una lavastoviglie!

  1. ha affrontato la paura di un debito e la delusione e l’amarezza della partenza.
  2. ha condiviso il suo “cuore blu” tramite la musica e insieme ci siamo persi nei testi delle canzoni di “Postino”.
  3. ha finito la sua prima canzone e per tutta la vacanza l’abbiamo cantata senza sosta, condividendo il nostro affetto.
  4. non voleva venire e alla fine è stata contenta di esserci. Aveva paura di provare fastidio ad avere tutti intorno, invece è tornata a casa felice.
  5. ha portato il suo entusiasmo e quest’anno ha iniziato ad integrarsi meglio, riconoscendo i limiti degli altri.
  6. ha sorpreso tutti quanti. Finalmente ha ritrovato la sua voce e ci ha rallegrato con i suoi sorrisi.

Per quanto riguarda me, ho scoperto che l’estate può essere bella.

Le vacanze con il Geko mi aiutano a ridimensionare, a tornare con i piedi per terra e a ricordami cosa è davvero importante per me.

Quando siamo via tutti insieme si crea una bolla per cui il tempo si annulla e rimaniamo solo noi.

Le vacanze di quest’anno mi hanno permesso di ricentrarmi e ricordarmi quanto sia importante volersi bene. Per la prima volta ho trovato un posto e delle persone insieme alle quali mi piaccio. Al Geko non ho mai paura di quello che dico, faccio, indosso, mangio, non ho timore di mostrarmi, di sbagliare, di condividere. Al CAG mi sento accolta e io stessa riesco ad apprezzarmi così come sono. Lo spirito del Geko è proprio questo: “per essere se stessi senza sentirsi soli”.”

Testo raccolto da Ludovica Pirillo, Educatrice-Coordinatrice politiche Giovanili

 

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