Diritto alla cura, diritto di esprimersi, diritto all’educazione, diritto al gioco sono tra le promesse che gli adulti hanno fatto a bambine, bambini e adolescenti con la Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia delle Nazioni Unite che si celebra ogni anno il 20 novembre con la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza
Per garantire questi diritti lavoriamo ogni giorno, in coerenza con la nostra Vision e la nostra Mission.
Il mondo, attraverso la Convenzione, ha fatto una promessa ai bambini: ha promesso loro che avrebbe fatto tutto il possibile per proteggere e promuovere i loro diritti, per consentire loro di crescere e di esprimere il loro pieno potenziale.
I DIRITTI DI BAMBINE E BAMBINI
Sono quattro i principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ratificata anche dall’Italia nel 1991:
- Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
- Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
- Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.
- Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
Con le parole e le immagini che seguono vogliamo raccontarvi come, nel nostro lavoro quotidiano, abbiamo fatto nostra quella promessa.
Articolo 3 diritto alla protezione e alle cure necessarie al suo benessere
L’accoglienza al nido, un momento importante e curato… è quell’istante in cui la fiducia reciproca tra mamma, bambino ed educatrice si concretizza in gesti delicati e attenti.
Leggi anche l’articolo sull’ambientamento negli asili nido Koinè
L’attenzione e la cura che dedichiamo ai bambini è riflessa nei loro momenti di gioco più intimi, ai quali abbiamo la fortuna di poter assistere, incantati.
Cura è la condivisione di passioni comuni …Cura è ascoltare le parole e il cuore dell’altro…
Alla cura abbiamo dedicato un lungo approfondimento
Articolo 12 diritto a esprimere liberamente la sua opinione
Dici: è faticoso frequentare i bambini. Hai ragione. Aggiungi: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, scendere, piegarsi, farsi piccoli. Ti sbagli. Non è questo l’aspetto più faticoso. È piuttosto il fatto di essere costretti ad elevarsi fino all’altezza dei loro sentimenti di stiracchiarsi, allungarsi, sollevarsi sulle punte dei piedi. Per non ferirli” Korczac
“È ancora piccolo, non capisce” È fondamentale che ogni bambin* possa avere uno spazio dedicato di ascolto, dove possa esprimere bisogni, desideri, paure, pensieri. Ogni bambin*, in base alla sua età e alle sue possibilità, è in grado di raccontarsi: siamo noi adulti a dover fare uno sforzo per raccogliere tutti i messaggi che anche i più piccoli possono lanciare. Altrettanto importante è l’impegno, da parte degli adulti, di “tradurre” tutte le situazioni con parole che siano comprensibili e “digeribili” per i/le bambin*.
“Ma non mi dice cos’ha, come faccio ad aiutarlo?” Non sempre bambin* e ragazz* spiegano con le parole ciò che succede dentro e fuori di sé: talvolta perché non padroneggiano ancora il linguaggio, a volte perché non ne sono abituati, ogni tanto anche perché temono di appesantire e far preoccupare gli adulti. Il loro diritto di essere ascoltati però, non deve passare solo attraverso le parole, ma anche tramite l’attenzione agli sguardi, ai gesti, ai silenzi: i/le bambin* esprimono il loro punto di vista e i loro sentimenti anche attraverso i disegni e i giochi che fanno, sta all’adulto provare a comprendere, cercando di mettersi nei loro panni.
“Non piangere, ormai sei grande” I/le bambin* hanno il diritto di esprimere tutte le loro emozioni, anche quelle negative: può capitare che gli adulti facciano fatica ad accogliere e accettare rabbia, paura, tristezza e ogni tanto si tende, anche senza volerlo, a rifiutarle, bloccarle o sminuirle. Importante, invece, è dare cittadinanza a ciascun sentimento, legittimarlo, in modo che ciascun* bambin* si senta autorizzato a condividerlo e, così facendo, ad imparare ad accoglierlo e a gestirlo anche dentro di sé. È attraverso l’ascolto e il rispetto della propria sfera emotiva che il/la bambin* impara il rispetto di sé stessi e degli altri.
“Vogliamo proteggerlo dal dolore” I piccoli hanno il diritto imprescindibile di essere protetti in caso di eventi angoscianti e dolorosi. È altrettanto importante però garantire loro uno spazio di ascolto e comprensione anche nelle situazioni difficili (ad esempio, la malattia e la morte di persone care). Talvolta la protezione dei/lle bambin* avviene proprio attraverso la costruzione di un vocabolario condiviso che permetta a tutti di comprendere ciò che accade attorno, di fare domande e di esprimere emozioni riguardo gli eventi difficili. Attraverso questa opportunità di ascolto e condivisione, costruita tramite parole e immagini che ciascun piccolo possa “digerire”, i/le bambin* sperimentano la possibilità di attraversare il dolore, senza rimanerne intrappolati (testo di Vera Pasquino, psicologa centro Astrolabio)
Articolo 13 diritto alla libertà di espressione
La tempera, i colori sono un mezzo importante attraverso i quali i bambini possono lasciare traccia di sé. Ci piace dare loro l’occasione di farlo ogni volta in cui ne sentono il bisogno!
E la LAND ART? Fare degli elementi naturali gli strumenti per creare e rappresentare la realtà. Una realtà del tutto personale.
L’espressione è importante anche per gli adolescenti, leggi l’articolo su – Musica e rime per uscire dal lockdown – Generazioni cooperative –
Articolo 17 diritto all’informazione e alla lettura
Ogni anno, presso tanti dei nostri nidi allestiamo una “Mostra del libro per l’infanzia”: con la collaborazione di librerie locali presentiamo a bambini e famiglie tanti albi illustrati, scegliendoli con cura, dai grandi classici alle novità editoriali.
Articolo 19 diritto alla protezione contro ogni forma di violenza
Da ottobre 2019 abbiamo iniziato una collaborazione con la cooperativa EDI onlus, Educazione ai Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza; in armonia con i valori espressi dalla Mission e dalla Vision , abbiamo avviato un percorso per l’elaborazione di un Sistema di Tutela dai rischi di abuso e condotte inappropriate – Child Safeguarding Policy.
Abbiamo scelto per tale percorso un titolo significativo: “Essere un’organizzazione sicura per bambini/e e adolescenti”.
Attraverso il nostro Sistema di Tutela ci assumiamo la responsabilità di garantire che, come già accade, i nostri gruppi di lavoro, le nostre procedure e progettazioni, ma soprattutto le nostre pratiche quotidiane, continuino a non arrecare danno ai minorenni di cui ci occupiamo. Siamo molto orgogliosi di aver intrapreso questo percorso, che testimonia l’attenzione e la cura che mettiamo nel lavoro con le vite preziose con cui entriamo in contatto.
Articolo 24 diritto alla salute e alla nutrizione
Tutto quello di cui ha bisogno un bambino alla nascita è essere protetto ed accudito… Al seno trova calore, sicurezza, benessere, amore, protezione, conforto e nutrimento. Allattare è la prosecuzione fisiologica del rapporto che si è creato tra madre e figlio durante la gravidanza: è un momento ricco di emozioni, che crea un legame intenso, che aiuta mamma e bambino a conoscersi e a crescere.
Il passaggio dal latte materno agli alimenti complementari deve essere graduale e rispettare i tempi e ritmi di ogni bimbo, favorendo l’interazione tra le preferenze delle famiglie, le indicazioni dei pediatri e tutto il contesto socio-culturale e tradizionale, per aiutare i bambini a sviluppare il proprio gusto e le scelte alimentari personali nell’ottica di un’alimentazione il più possibile corretta. Il momento del pasto diventa inoltre l’opportunità per acquisire la propria autonomia nel mangiare, verso la capacità di autoregolarsi e iniziare a sperimentare il proprio “saper fare”.
Gli educatori e le educatrici sono costantemente formati sulle manovre di disostruzione; nei nostri servizi promuoviamo e organizziamo, in collaborazione con pediatri, Croce Rossa, Croce Bianca, SalvaGente corsi di informazione e formazione sulle manovre di disostruzione pediatriche anche per le famiglie del territorio.
art. 28 e art. 29: diritto all’educazione e al rispetto dell’ambiente naturale
I vassoi montessoriani risvegliano la curiosità dei bambini, li aiutano a concentrarsi, promuovono l’autonomia in tante piccole e grandi abilità.
I bambini si sviluppano attraverso l’esplorazione sensoriale. I loro sensi raccolgono dall’ambiente le informazioni principali su ciò che li circonda, e l’ambiente naturale è in assoluto il maestro migliore per affinare i sensi e raffinare l’equilibrio psico-fisico.
Il rispetto verso l’ambiente naturale parte dall’affezione allo stesso, attraverso la sua esplorazione, il gioco con i suoi elementi e l’unione anima e corpo con esso.
“in ogni passeggiata nella Natura si riceve molto di più di quello che si cerca” di J.Muir
Articolo 31 diritto al riposo, al tempo libero e al gioco
L’arte circense permette di migliorare la concentrazione e l’attenzione e di sviluppare abilità come la coordinazione tra occhio e mano. Adattata alle competenze dei bambini dei nostri servizi, fonde la dimensione ludica con quella educativa, perché è proprio nella dimensione del gioco che i bambini hanno la possibilità di vivere esperienze e attività che stimolino la loro crescita.
La musica è fondamentale nello sviluppo del cervello dei bambini, li aiuta ad affinare le capacità di astrazione, aumenta le competenze analitiche, matematiche e linguistiche. Quando poi i bambini imparano la musica, attraverso lo studio di uno strumento, affinano la concentrazione, l’autocontrollo e l’attenzione. La musica ha anche un ruolo nello sviluppo affettivo-cognitivo, infatti i genitori e noi, che ci occupiamo della cura dei bambini, sappiamo che cantare e suonare per loro aiuta a tranquillizzarli e a creare un rapporto più stabile, rafforza il legame e crea una sensazione di benessere e armonia.
Un momento di relax sul prato è il miglior modo per rigenerarsi osservando la natura, i suoi colori e i suoi suoni.
I DIRITTI CI SONO, MA NOI LI USIAMO?
I nostri diritti, ci sono ma non li usiamo? Da qui parte la riflessione che hanno fatto ragazze e ragazzi del Centro di Protagonismo giovanile di Cornaredo, della Consulta Giovanile e dal Consiglio Comunale dei Ragazzi che in occasione della Giornata del 20 novembre 2021 hanno prodotto un video che sintetizza il loro lavoro.
Nella società dell’apparenza, siamo abituati a cogliere l’immagine quasi fosse l’unico modo per creare una modalità di comunicazione completa, forte, persuasiva. Di sicuro l’immagine è immediata, cattura l’attenzione, a volte è plagiante: dalla percezione sembra giungere direttamente al processo decisionale, senza passare attraverso il filtro della riflessione e della rielaborazione.
L’immagine, nel linguaggio commerciale, deve continuamente far sorgere nuovi bisogni, coinvolgere lo sguardo dell’osservatore passivo in un dialogo unidirezionale, nel quale l’emittente diventa dominante nei confronti del destinatario. Appare evidente come, in un quadro di questo genere, lo sguardo deve essere fugace, veloce, privo di censure, predisposto all’accettazione incondizionata.
Il ricevente deve diventare e restare un fruitore passivo in quanto, nella società del consumismo che si esprime con il messaggio iconico pubblicitario, gli viene imposto di fare continuamente parte di un sistema di comunicazione circolare e vizioso. L’accettazione passiva della proposta, in genere una proposta d’acquisto, diventa un dogma, dal quale è impossibile svincolarsi.
Siamo tutti monomarca, siamo tutti monopensiero, ci troviamo tutti dentro un unico messaggio, imposto da una società nella quale il plagio è un valore, manovrati da un sistema di comunicazione fatto per mano di mass media legati al potere, economico, multinazionale, privo di autenticità. Siamo tutti passivamente conformisti, convinti di poterci esprimere “illusoriamente liberi” con un linguaggio omologato e omologante, la cui qualità non è data dai canoni classici che regolano le nostre espressioni, ma dalla volgarità con la quale evidenziamo la nostra esibizione, iconica, scritta o linguistica.
La ricerca del significato, della giusta e delicata espressione con la quale esprimere i concetti, l’attenzione volta a preservare “l’incolumità” dell’interlocutore, hanno lasciato spazio alla ricerca di una posizione di dominio, a uno sguardo privo di osservazione. Non è importante condividere un concetto, un argomento, confrontarsi in senso lato. Il focus sta nell’imporre, in genere la propria scelta, perché l’originalità ha lasciato spazio al conformismo sistematico.
Nella giornata dedicata ai diritti dei bambini ci domandiamo che diritto resta a noi giovani se l’osservazione, lo sguardo, l’ascolto, la comunicazione, l’opinione sono impersonali, dati da un sistema che con un’illusoria libertà ci vincola ad agire prima di capire, di reperire informazioni.
Nel momento dell’esercizio della libertà ci troviamo nella totale incapacità di esercitarla per una gran paura di uscire dal sistema.
Noi non vogliamo essere l’ennesima icona passiva, noi vogliamo scattare una foto perché ci piace trasmettere la nostra voglia di comunicare, ci vogliamo tenere la libertà di condividere una riflessione, che non è bella in funzione della quantità dei like che raggiungerà sui social, alla alta o bassa quantità di visualizzazioni. Ci siamo tenuti la libertà di stare insieme girando per il paese, fino a quando è stato possibile, abbiamo esercitato alcuni importanti diritti: di osservare liberamente, di giocare e prenderci in giro, di riflettere senza cercare la ragione ma per il semplice piacere di farlo. Siamo stati attenti allo sguardo delle persone che abbiamo incontrato, alla loro comunicazione gestuale, ci ha colpito una coppia di anziani: belli nel loro modo di stare insieme ma limitati nella libertà di movimento e nelle relazioni. Ci hanno confidato di sentirsi limitatamente liberi anche se non ancora imprigionati, ma avevano paura.
Cosa sono i diritti se non li sappiamo cogliere, prendere, esercitare? Forse la pandemia ci può condurre alla riscoperta di una riflessione attiva, nella quale il semplice scatto di una foto esprime la nostra voglia di comunicare, non di convincere.
Abbiamo cercato una via di fuga, forse solo momentanea, da quel multitasking nel quale le icone proposte da altri, in genere da esperti di marketing, vogliono farci credere di essere protagonisti attivi di una libertà solo apparentemente reale. Ci siamo sforzati di mettere in discussione quelle icone, quelle immagini create con artificiali colori accattivanti necessari per far cadere gli occhi sempre sulle stesse proposte, sulle stesse app., sugli stessi social, abbiamo quindi pensato di scattare le nostre foto e proporre le nostre riflessioni, esercitando il diritto alla libertà di espressione.
MANIFESTO COOPERATIVO
“L’affermazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti passa anche attraverso l’offerta di un sistema di servizi di qualità accessibili a tutti. È questo uno dei principi del Manifesto Cooperativo per l’educazione e la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che abbiamo oggi presentato”. Lo dichiara la presidente di Legacoopsociali Eleonora Vanni nel 2019.
… per celebrare il 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo e il 30° anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza…. che esprimono la visione dei cooperatori e delle cooperatrici sociali di Legacoop che da oltre 40 anni lavorano per garantire dignità e tutela alle persone, a partire dai primi anni di vita…. rivolti alle istituzioni, agli enti che si occupano della tutela dei minori, agli educatori e ai docenti, alle famiglie e ai genitori, alla comunità perché il rispetto dell’unicità di ognuno passa da un dovere e da un impegno collettivo e continuo…. dedicati ai bambini, alle bambine e agli adolescenti, perché prendersi cura del loro cammino verso il futuro significa occuparsi del futuro della nostra società.
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