Torna all’Abbazia di Chiaravalle, ma ora nella prestigiosa cornice del Chiostro, la mostra fotografica “Così il tempo presente” dal 9 al 24 settembre con ingresso gratuito.
L’apertura è prevista sabato 9 settembre alle 16.00 all’interno dell’evento ‘Il paesaggio neo-rurale: contaminazioni tra campagna e città’.
La mostra ripercorre le vite dei monaci cistercensi, il lavoro di secoli che ha trasformato la campagna e realizzato le marcite e il lavoro di ricostruzione e ristrutturazione dell’abbazia stessa e del suo mulino. La mostra è frutto del lavoro della fotografa turca Altin Manaf e del fotografo greco Andreas Ikonomu e allestita grazie al progetto COGITA ET LABORA, un’offerta culturale integrata, concentrata su ambiente, sostenibilità e storia, finanziata da Fondazione Cariplo e nata dalla sinergia tra Koinè Cooperativa Sociale onlus, il Monastero di S.Maria di Chiaravalle e Parco Agricolo Sud Milano.
Il percorso fotografico spazia dalle cascine-aziende agricole ai nuovi paesaggi urbani che delimitano il Parco, fino alle marcite e ai monaci dell’Abbazia di Chiaravalle, in un dialogo costante tra passato, presente e futuro, che prende spunto dal testo di Leonardo da Vinci ‘ L’acqua che tocchi de’ fiumi è l’ultima di quella che andò e la prima di quella che viene. Cosí il tempo presente’. (L. da Vinci, Scritti letterari, Rizzoli, Milano, 1994, pag. 68).
Le quaranta foto allestite sono divise in tre sezioni e raccontano dei monaci colti nelle loro attività quotidiane nel refettorio, in preghiera, al lavoro, delle marcite e dei campi esterni all’Abbazia e infine della distruzione portata dal tempo e al lungo lavoro di ristrutturazione fatto negli ultimi anni.
L’Abbazia di Chiaravalle si trova a Milano in via sant’Arialdo 102. Ingresso gratuito alla mostra. Apertura sabato 9 settembre dalle 16.00.
La mostra prosegue fino al 24 settembre, negli orari di apertura del chiostro, dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 12.00 e (anche la domenica) dalle 15.00 alle 17.00.
LA MOSTRA NON SARA’ VISITABILE SABATO 16 SETTEMBRE a causa di una cerimonia in corso al monastero.