Un nuovo video racconta habitat e abitanti del parco Lura

Un nuovo video racconta habitat, abitanti, natura, fruizione, riqualificazione ambientale e controllo delle piene dei Prati del Ceppo, l’area di laminazione del torrente Lura tra Lomazzo e Bregnano (CO) che ha già dimostrato la sua efficacia nelle ultime settimane, quando a seguito delle abbondanti piogge è stata allagata per mettere in sicurezza le zone più a valle, impedendo possibili esondazioni.

Il video dal titolo “Prati del Ceppo” è un breve documentario di 5 minuti che completa il progetto transmediale #ALURAPARCOLURA iniziato con la campagna nel 2018. Ideatore e realizzatore del progetto è il regista Stefano De Felici, insieme al co-autore e Post Production Artist Federico Mazza e la Film Editor Stella Oggionni Shinyashiki. Il progetto è prodotto da Lampo Tv sas in collaborazione con Almòst Videolab per conto di Koinè cooperativa sociale su incarico del Consorzio parco del Lura.

La campagna è composta anche del cortometraggio con Pietro Ubaldi “Una favola per la natura” proiettato e premiato in diversi festival cinematografici,  l’ installazione “ALVEARE – custodi della biodiversità” presentata in anteprima durante il Festival della Biodiversità 2018 del parco Nord Milano e poi in svariate case comunali del territorio lombardo. Oggi è visibile presso il centro di Biodiversità del Parco Lura. Infine le Cartoline che sono state divulgate sui social e distribuite durante eventi e laboratori didattici rivolti ai più giovani dal 2018 ad oggi realizzati dalla coop. sociale Koinè.

Il nuovo video racconta l’esito del lavoro fatto dal parco con interviste ai protagonisti realizzate in occasione dell’inaugurazione dello scorso aprile ma anche la storia del tratto del fiume Lura testimone dello sviluppo sociale, culturale e industriale di questo territorio. Dopo tre anni di cantiere le aree di laminazione sono state ultimate e sono quindi disponibili anche per la fruizione degli abitanti, grazie alla solidarietà e alla collaborazione di dodici comuni coordinati dal Consorzio del Parco del Lura e ai finanziamenti di Regione Lombardia. Il video racconta del progetto “Opere per la riduzione del rischio idraulico, la laminazione controllata delle piene e la riqualificazione ambientale del torrente Lura nei Comuni di Bregnano e di Lomazzo (CO)” frutto di una lunga gestazione, nata dalla necessità di restituire spazio al torrente perché potesse trovare sfogo nei momenti di piena.

Molti in zona ricordano ancora la grande piena del ’51 a Saronno e i numerosi episodi che l’hanno seguita, anche se meno devastanti. La forte cementificazione e le piogge sempre più spesso improvvise e concentrate a causa dei cambiamenti climatici ha reso evidente la necessità di prevenire i danni ai centri abitati, alle attività produttive, ai ponti e alle strade ha portato all’idea di realizzare un’opera che mitigasse il problema.

Il Sottobacino del Torrente Lura con quello dell’Olona è il primo in Italia dove si è sperimentato il Contratto di Fiume, Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale per il miglioramento della qualità delle acque e per la messa in sicurezza dei territori.

Le aree di laminazione realizzate tra Lomazzo e Bregnano sono una buona pratica, un esempio di collaborazione tra diverse amministrazioni, professionalità, imprese. L’iter procedurale è stato lungo, complesso ma è stato anche innovativo e partecipativo. Un progetto ambizioso che ha portato alla riqualificazione ambientale di 200.000 metri quadrati, ora fruibili dagli abitanti che qui trovano un ambiente naturale non solo bello ma arricchito da percorsi, punti di osservazione per vedere da vicino la fauna che sempre più numerosa sta trovando casa nelle nuove zone umide, nei canneti e nel futuro bosco.

L’area è inoltre stata restituita al demanio grazie a un paziente lavoro da parte dell’Ente Parco che ha saputo dialogare con i numerosissimi piccoli proprietari dei terreni che in via bonaria hanno ceduto i propri appezzamenti, permettendo così l’inizio dei lavori senza intoppi.

‘Habitat per tutelare gli abitati’ è l’obiettivo del parco e ben sintetizza quello che qui si è saputo realizzare.

La valorizzazione della valle del torrente del Lura è la finalità per cui è stato istituito il parco, un parco fluviale lungo il torrente di 45 km dalla Svizzera alle porte di Milano, che in alcuni tratti ha ancora le sue caratteristiche naturali, ha i suoi meandri, i suoi spazi naturali, il suo corridoio e ci sono aree invece dove il fiume è costretto all’interno del tessuto urbanizzato – Dice il direttore del parco Lura Francesco Occhiuto

Natura, cultura, biodiversità sono le parole al centro del lavoro del Centro biodiversità voluto dal Parco a poca distanza proprio dai ‘Prati del ceppo’. La bella struttura in legno del Centro ha preso il posto di un precedente edificio legato agli impianti di depurazione. Aperto nella primavera del 2017, ben prima della fine dei lavori, sta assolvendo lo scopo di avvicinare sempre di più i cittadini alla scoperta della natura di questo territorio, compito affidato dal parco a Koinè cooperativa sociale che ha l’incarico di organizzare attività di educazione ambientale per le scuole del territorio, il Quaderno di fiume, oltre a corsi per adulti, giornate tematiche aperte a tutti, mostre itineranti, video.

I NUMERI dei prati del ceppo

  • 340.000 metri cubi di acqua potenzialmente invasati nelle due aree realizzate
  • 12,5 milioni di euro investiti
  • 200.000 i metri quadrati dell’area interessata
  • 0 i metri cubi di terreno usciti dall’area di cantiere
  • 10.000 le piante autoctone piantate nell’area
  • 12 i Comuni del Parco Lura
  • 45 i chilometri di lunghezza del torrente Lura
  • 25 i chilometri tutelati dal Parco Lura

I numerosi soggetti coinvolti nel progetto sono elencati nel sito dedicato al progetto di laminazione del Lura

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