Gli asili nido comunali di Vimodrone diventano Plastic free 

Giochi in materiali naturali o di riciclo, acqua del rubinetto, energia elettrica da fonti rinnovabili, sovrascarpe in stoffa, tovaglie lavabili, comunicazioni digitali, prime sperimentazioni per usare pannolini lavabili sono tra i risultati iniziali del progetto in corso nei due asili nido comunali di Vimodrone per diventare Asili Nido Plastic Free grazie al progetto gestito da Koinè cooperativa sociale con il Comune di Vimodrone, finanziato da Fondazione Cariplo, risultati resi noti in occasione della giornata mondiale dell’ambiente del 5 giugno.

IL PROBLEMA PLASTICA

I rifiuti plastici si trovano ormai ovunque in natura, minacciando non solo gli habitat di acqua dolce come i fiumi, i laghi e la biodiversità marina, ma interessando anche aria e suolo, fino a raggiungere la catena alimentare dell’uomo.
La situazione è preoccupante poiché si stima che la produzione di materie plastiche raddoppierà entro il 2025. È necessario agire soprattutto in un’ottica di prevenzione e riduzione all’origine della quantità di plastica prodotta, impiegata e consumata, puntando prioritariamente sul cambiamento delle abitudini di consumo e degli stili di vita.

I progetti sostenuti da Fondazione Cariplo hanno il merito di individuare soluzioni efficaci finalizzate alla riduzione dei rifiuti in plastica monouso nelle comunità locali attraverso la modifica dei comportamenti di vendita, acquisto e consumo. Con il progetto Asili nido Plastic free si vuole generare un cambiamento dei modelli di consumo e delle abitudini di acquisto da parte di cittadini, poiché le tecnologie di riciclo difficilmente saranno in grado di far fronte all’aumento di rifiuti che si sta verificando in modo troppo rapido.

ASILO NIDO PLASTIC FREE A VIMODRONE

“Il Comune è da sempre sensibile al tema dello sviluppo sostenibile e della cura verso l’ambiente. Il Plastic free si inquadra nelle politiche ambientali del Comune di Vimodrone, con uno sguardo sull’ambiente e sulla salute a partire dalle nuove generazioni. Ricordiamo che Vimodrone è uno dei Comuni più “ricicloni” di Regione Lombardia, con una percentuale di raccolta differenziata uguale o superiore al 65%, una produzione pro-capite di rifiuto indifferenziato inferiore o uguale ai 75 Kg/anno/abitante” Hanno dichiarato Assessore all’Ecologia del Comune di Vimodrone Andrea Citterio e Assessore all’Istruzione Marco Albertini.

 Il progetto Asilo Nido Plastic free proposto da Koinè cooperativa sociale vuole ridurre sensibilmente la quantità di rifiuti in plastica prodotta nella gestione ordinaria degli asili nido, in particolare per quanto riguarda l’uso dei pannolini usa e getta, la produzione di rifiuti plastici da imballaggio all’interno delle cucine, sostituendo i pannolini usa e getta con pannolini lavabili, gli approvvigionamenti delle cucine con prodotti sfusi e, laddove possibile, a km zero e più in generale sostituire la maggior parte dei prodotti in plastica usa e getta ancora in uso (es. sovrascarpe) con prodotti lavabili e riutilizzabili.

“L’obiettivo del progetto è la realizzazione di un modello di asilo nido “plastic free” che punti sempre più verso “l’impatto zero” per quanto riguarda la produzione di rifiuti in plastica nella gestione ordinaria. La visione della cooperativa è sempre più improntata a un impegno non solo sociale ma anche ambientale.

Grazie al sostegno di Fondazione Cariplo abbiamo avviato in questi ultimi mesi il progetto in particolare per la graduale sostituzione dei pannolini usa e getta con i lavabili, forti di un protocollo per la gestione dei pannolini lavabili,” ha detto Sonia Auzzani responsabile progetto di Koinè cooperativa sociale.

Il progetto partito in questi mesi prevede una riorganizzazione complessiva dei servizi in ottica di sostenibilità ambientale con modifiche sui consumi energetici e sulla fornitura di energia (proveniente da fonti rinnovabili), sulla scelta dei giochi presenti all’interno delle due strutture (eliminazione dei giochi in plastica a favore di materiale naturale, destrutturato e di maggiore contatto con gli elementi naturali presenti nei giardini).
Il progetto si propone inoltre di stilare protocolli, in accordo con ATS di riferimento, per l’utilizzo dei pannolini lavabili all’interno delle strutture per la prima infanzia che favoriscano e supportino l’adozione di questa pratica su più larga scala, a partire dagli asili nido  gestiti da Koinè.

COSA PREVEDE IL PROGETTO PER RIDURRE LA PLASTICA

Usare il più possibile materiali riutilizzabili, evitando i prodotti usa-e-getta, riducendo così i rifiuti prodotti ogni giorno negli asili nido comunali di Vimodrone:

  • Sovrascarpe di stoffa, evitiamo di usare 2.000 sovrascarpe di plastica ogni anno
  • Bicchieri infrangibili, lavabili (no ai Bicchieri di plastica)
  • Tovaglie lavabili (no alle tovaglie di carta sulle nostre tavole)
  • Prodotti sfusi (riduciamo il più possibile le confezioni in plastica per i cibi della cucina)
  • Comunichiamo con i genitori in digitale utilizzando l’app Kindertap o via email (no agli avvisi e ai moduli su carta)
  • ogni anno solo in questi due asili nido vengono utilizzati 40.000 pannolini usa-e-getta, che diventano 6,5 tonnellate di rifiuti indifferenziati. Per questo stiamo introducendo l’uso dei pannolini lavabili e proponiamo ai genitori di usarli anche a casa
  • L’energia elettrica arriva da fonti rinnovabili certificate, evitiamo così di emettere CO2 e tuteliamo il clima.
  • Utilizziamo l’acqua del rubinetto, buona, di qualità e sicura perché costantemente controllata. Evitiamo così di utilizzare costose e inquinanti bottiglie di plastica.
  • Da tempo anche in questo nido per i giochi e le attività con bambine e bambini privilegiamo l’utilizzo di materiali intelligenti come i materiali naturali, di riuso, destrutturati che offrono ricchezza di opportunità, possibilità di apprendimento e bellezza.

COME STA ANDANDO IL PROGETTO

pannolini lavabili stesi
Possiamo direi che la maggior parte delle e famiglie hanno compreso e approvano le motivazioni che guidano il progetto, allo stesso tempo sono emersi dubbi e criticità che sono state affrontate nel confronto tra genitori, educatrici e referenti del progetto.

“Il progetto, che ha richiesto molti mesi di preparazione, è stato accolto dalle educatrici e dalle ausiliarie con entusiasmo, crediamo infatti che sia molto importante, seppur i bambini siano molto piccoli, gettare già le basi per una buona educazione finalizzata al rispetto dell’ambiente. I bambini di oggi saranno i cittadini di domani e crediamo che questo progetto possa, nel suo piccolo, migliorare l’ambiente e la città che i bambini vivranno quando saranno grandi.

Koinè ha provveduto all’acquisto di 1.100 pannolini per entrambi gli asili, le educatrici sono state affiancate da personale qualificato nella formazione e nella gestione dell’utilizzo dei lavabili, avendo un supporto e un sostegno continuo. Ad oggi la metà dei bambini che frequentano gli asili utilizzano i lavabili, abbiamo deciso di introdurli in modo graduale e a breve la sperimentazione partirà anche nelle sale dei piccoli.

Ogni bambino avrà in dotazione un kit di pannolini e inserti personalizzati da utilizzare all’asilo, che saranno lavati, sanificati e stoccati dal personale degli asili nido di Koinè.

Come abbiamo presentato i pannolini lavabili ai bambini medio grandi?

Le educatrici hanno raccontato ai bambini che avrebbero indossato, per stare in asilo, dei pannolini speciali. Speciali perché non andavano buttati via dopo l’uso, ma bensì lavati in lavatrici, asciugati e reindossati. Li abbiamo introdotti gradualmente, racconta un’educatrice della sala medio grandi, prima mostrandoli e poi allestendo uno spazio per il gioco simbolico particolare. I bambini, che amano “fare finta” e che spesso nel gioco spontaneo si prendono cura delle bambole, hanno avuto a disposizione dei pannolini lavabili da utilizzare come gioco. Non solo si sono sperimentati nel farli indossare ai bambolotti, ma si sono sperimentati anche nel far finta di lavarli, farli asciugare sugli stendini, per poi riutilizzarli. Questo perché ci sembrava importante che i bambini comprendessero il senso e il valore del progetto stesso. Le educatrici hanno osservato come i bambini si sono approcciati alla novità appuntandosi frasi e tenendo traccia della nuova esperienza.

I bambini ci hanno come sempre stupito: l’entusiasmo dimostrato è stato tanto soprattutto per i colori e le fantasie dei lavabili che sono esteticamente molto belli. Noah 2 anni e 2 mesi ci ha detto “mi piace tanto il pannolino verde, lo lavi e poi me lo rimetti vero?”

Il progetto inoltre sta beneficiando della consulenza di ISF – Ingegneria Senza Frontiere-Milano che sta supportando la cooperativa nella valutazione d’impatto sociale del progetto.

 

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